PESARO - Un episodio dai contorni poco definiti. Una storia che rimarrà senza spiegazione sullo sfondo di un incontro segreto tra minorenni. Tutto è nato da una chat...
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Lei, una coetanea di Montecchio di Vallefoglia, ha accettato e sabato scorso c’è stato il fatidico incontro. Lui ha preso un treno in gran segreto ed è sceso alla stazione di Pesaro. Nel pomeriggio l’incontro tanto atteso, un po’ di tempo trascorso insieme, poi i due ragazzini si sono salutati e separati all’ora di cena. La ragazzina doveva rientrare a casa, lui invece doveva riprendere il treno di ritorno per Padova. Ma non subito. La storia non è finita qui perché il padovano è rimasto in zona finchè alle 22,30 ha chiamato i carabinieri dando l’allarme per quanto gli era appena capitato. Ha raccontato di essere stato aggredito da due ragazzi sconosciuti che lo hanno colpito più volte in faccia e gli hanno spaccato il telefonino prima di togliersi di torno lasciandolo pesto e sanguinante per i cazzotti presi. Il 17enne è finito dritto al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore di Pesaro perché aveva rimediato un taglio sul naso per via di qualche pugno in faccia. È stato dichiarato guaribile dai medici in 3-5 giorni e subito dimesso. Non tutta la verità è venuta a galla, ma è stata avvisata la madre del minorenne che da Padova ha raggiunto immediatamente Pesaro per assistere il figlio e riportarselo a casa. Il ragazzo non ha saputo, o forse voluto, dare altre informazioni circa l’accaduto. Non ha riconosciuto i suoi aggressori e soprattutto ha glissato sui motivi per cui gli assalitori sarebbero arrivati a tanto. Non un furto o una rapina, perché il telefono è stato lasciato al ragazzo, gli è stato solo rotto. E non gli è stato rubato altro Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico