Pesaro, cuccioli nell'immondizia salvati dal racket dei mendicanti

Pesaro, cuccioli nell'immondizia salvati dal racket dei mendicanti
PESARO - Cuccioli allevati tra i rifiuti, con il sospetto che fossero destinati al racket dei mendicanti: i volontari Oipa salvano 11 piccoli cani e la loro mamma da una...

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PESARO - Cuccioli allevati tra i rifiuti, con il sospetto che fossero destinati al racket dei mendicanti: i volontari Oipa salvano 11 piccoli cani e la loro mamma da una situazione di pesante degrado igienico.

A seguito di una segnalazione che indicava la provenienza di guaiti di cani, presumibilmente di giovanissima età, provenienti da una zona in prossimità degli argini del fiume Foglia a Pesaro , le guardie Zoofile Oipa di Pesaro si sono recate sul posto e, dopo una breve ricerca all’interno di un fossato adiacente all’ex sede ASPES, hanno rilevato la presenza di 11 cuccioli di cane e di un cane meticcio di piccola taglia.
 

I cani erano sistemati all’interno di una carcassa di frigorifero dismesso e di una piccola struttura in mattoni fatiscente posizionate all’interno di una struttura in legno pericolante circondata da rifiuti e feci. 
I cuccioli ammassati nei due ambienti erano sprovvisti di cibo e acqua ed erano costretti a stare sopra le loro stesse deiezioni in un ambiente maleodorante ed esposto alle intemperie.
 
Le guardie zoofile intervenute sul posto hanno prelevato gli 11 cuccioli e la cagnolina, che con ogni probabilità risultava essere la mamma di parte della cucciolata, e li hanno immediatamente trasportati nella clinica veterinaria dell’Asur di Pesaro per un controllo del loro stato di salute, a seguito del quale due cuccioli sono stati ricoverati per eseguire maggiori accertamenti sul loro stato di salute.
 

“Monitoravamo da tempo una comunità di cittadini Rom accampati poco distanti perché detenevano alcuni cani in stato di avanzata gravidanza – sottolinea Matteo Ceccolini, coordinatore guardie zoofile OIPA Pesaro-Urbino – La pratica della vendita abusiva o lo sfruttamento dei cuccioli per l’attività di accattonaggio è una pratica purtroppo consolidata, quindi presumiamo che questo sarebbe stato il destino dei cuccioli ritrovati, se non fossero prima stati abbandonati probabilmente a seguito di una partenza improvvisa degli ex detentori”.
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Corriere Adriatico