Pesaro, schizzano i positivi. L'allarme dei medici: adesso toccherà ai più giovani

Medici al lavoro
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PESARO - Nella giornata dell'Epifania, ultimo giorno di festività, la sede della Guardia medica in viale della Vittoria è rimasta chiusa per alcune ore, il tempo necessario per le visite a domicilio urgenti e altre non programmate dai medici Usca, per i casi Covid in peggioramento. E così si fa sentire la pressione dei malati Covid anche sugli ambulatori dei medici di base per l’alto numero di chiamate di assistenza.

 

 

Sono in costante aumento i malati positivi da visitare, ma aumenta anche il numero complessivo di test rapidi eseguiti negli studi medici, e ci sono anche laboratori privati che demandano poi la comunicazione agli stessi medici. Intanto è confermata la prima chiamata per la vaccinazione per i medici di base il 10 e 17 gennaio. Una situazione di affanno anche ieri per la medicina territoriale con i medici Usca impegnati con oltre 30 visite a domicilio, mentre la sede della Guardia medica è stata costretta a chiudere due volte per alcune ore, con i quattro medici di turno tutti fuori sede contemporaneamente. Una situazione che negli ultimi dieci giorni si è ripetuta più volte per crisi acute e respiratorie, dove le unità Usca non possono intervenire tempestivamente in assenza di un servizio ad hoc in urgenza e pronta reperibilità, e in quei casi o si attiva la Guardia medica o si allerta il 118. E poi c’è la gestione dei pazienti Covid da parte dei medici di base. «Solo nelle ultime settimane – osserva Dario Bartolucci, segretario provinciale Federazione medici di medicina generale – il carico dei pazienti da gestire anche nell’entroterra, ha subito un incremento sensibile intorno al 25-30 per cento in più. Sono diversi i colleghi anche dell’Urbinate che richiedono l’assistenza dei medici di continuità Usca per trattare i soli casi più complessi, mentre il resto spetta ai medici di famiglia». Per la dottoressa Chiara De Angelis, dopo le festività, è atteso un aumento considerevole di paucisintomatici soprattutto fra giovani e bambini. «Gli ultimi casi di visita in ambulatorio – commenta De Angelis – sono soprattutto giovani con sintomi lievi. Questo spiega perché l’aumento dei positivi in genere e contestualmente dei casi fra i nostri pazienti, resta interno al nucleo familiare o a contatti stretti intercorsi proprio durante le feste. Quasi inevitabile, se pensiamo che vengono richiesti test rapidi antigenici e con particolare frequenza per monitorare i contatti stretti al decimo giorno, risultati poi positivi, proprio nei giorni immediatamente successivi al Natale». La chiamata: e sempre ieri il direttore del Dipartimento di Igiene e Salute, Augusto Liverani, ha comunicato all’Ordine dei medici la chiamata per la vaccinazione anti-Covid con due sedute in programma al presidio Marche Nord di Muraglia. Trecento medici di famiglia in tutta la provincia, e con le due sedute, l’Area Vasta conta su un’adesione di oltre 240 medici di base dall’intero territorio. 

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Corriere Adriatico