FANO – Quella cooperativa edile era un’impresa a scopo di lucro vera e propria e l’escamotage societario aveva permesso ai proprietari di evatere oltre 3,5...
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Era stata l’operazione di servizio denominata “Carpentarius”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro e svolta, dal 2012 al 2015, dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, a portare alla luce il meccanismo fraudolento attuato da una “fittizia” cooperativa di carpenteria edile che operava, di fatto, come una vera e propria “impresa” con finalità esclusivamente lucrative godendo, indebitamente, di benefici fiscali e ponendosi sul mercato a prezzi concorrenziali. Le indagini avevano anche consentito di accertare che la stessa aveva omesso di dichiarare al fisco ricavi pari ad € 16.971.758 ed IVA per € 3.644.352. E’ del 16 maggio . la sentenza del Giudice Monocratico del Tribunale di Pesaro, Dott.ssa Elisabetta Morosini, che ha condannato in primo grado tre imprenditori per aver realizzato un’ingente frode fiscale pari a circa 20 milioni di euro, disponendo, altresì, nei confronti del principale promotore, la confisca “per equivalente” di una lussuosa villa, un’autovettura, rapporti bancari e quote societarie per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico