Contro la violenza sulle donne adesso è pronta a scendere in campo la task force

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PESARO -  Il tavolo di lavoro permanente antiviolenza inter-istituzionale prende nome “Gruppo dei referenti della rete antiviolenza provinciale”, come indicato...

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PESARO -  Il tavolo di lavoro permanente antiviolenza inter-istituzionale prende nome “Gruppo dei referenti della rete antiviolenza provinciale”, come indicato nel “Protocollo di rete per la definizione di strategie e percorsi condivisi di accoglienza e di uscita dalla violenza” siglato nei giorni scorsi da venti soggetti qualificati.

 

«È stato un percorso lungo e partecipato – hanno sottolineato Sara Mengucci, presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 e assessora alla Solidarietà e Giuliana Ceccarelli, assessora con delega alle Pari opportunità – che, dopo mesi di confronto, ha portato alla sottoscrizione di un documento fondamentale per la definizione di strategie e percorsi condivisi di accoglienza e di uscita dalla violenza». 


Coinvolti sono: tutti e 7 gli Ambiti territoriali sociali(capofila è l’Ats 1) Prefettura; Questura; le Procure di Pesaro, Urbino e del Tribunale dei minori, Carabinieri, Asur Marche -Area Vasta 1; Azienda Ospedaliera Marche Nord, Provincia, Ordine dei Medici; Ordine degli Psicologi; Ordine degli Avvocati di Pesaro e Urbino; Ordine delle Assistenti Sociali. Un’intesa che rafforza l’impegno e gli obiettivi dei soggetti che fanno parte di quella Rete antiviolenza fondata dal 2008 (e che istituì anche il Centro antiviolenza provinciale “Parla con Noi”), e coordinata dall’Ats1. «Il Gruppo dei referenti – un tavolo permanente - si riunirà almeno 4 volte l’anno o in base alle necessità: avrà il compito di definire procedure e strategie condivise per affrontare la violenza sulle donne e sarà coordinato dall’Ats 1 e Prefettura come Cabina di monitoraggio».

«Tra le novità più importanti, previste dal Protocollo - sottolinea il Coordinatore dell’Ats1 Roberto Drago - il riconoscimento reciproco dei vari ruoli che compongono la rete antiviolenza, in particolare servizi sociosanitari, delle Case rifugio, delle Case di emergenza e dei Centri antiviolenza». Prevista anche la formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori; la realizzazione di percorsi di sensibilizzazione volti a prevenire le forme di violenza nei confronti delle donne. Parallelamente è stato istituito un Tavolo per la presa in carico socio sanitaria. Vi partecipano: i servizi sociali, i consultori, la Casa di Emergenza, la Casa rifugio e il Centro antiviolenza, gli ospedali di Pesaro e Urbino. Quella provinciale «è una rete di sostegno per le donne che subiscono maltrattamenti e violenze che è sempre stata presente nel territorio e che ha sempre lavorato per intensificare le sue attività». Come dimostrato dall’apertura, avvenuta a maggio, dei due nuovi sportelli del Centro Antiviolenza “Parla con Noi” a Cagli (0721.639014) e Urbino (0721.639014). Due nuovi spazi, «fondamentali per aumentare l’accesso delle donne che spesso fanno fatica a spostarsi agevolmente sul territorio» hanno sottolineato Mengucci e Ceccarelli. 


Due sportelli che spostano sul territorio la professionalità e l’esperienza di “Parla con Noi”, sportello “storico” del Cav di Pesaro gestito dalla coop Labirinto e Percorso Donna. Tra i servizi gratuiti proposti, per i quali sono garantiti anonimato e riservatezza, quelli di: ascolto telefonico; colloqui di accoglienza in cui le utenti saranno accompagnate lungo un percorso personalizzato di uscita dalla violenza; supporto psicologico; colloqui informativi di carattere legale; inserimento lavorativo. Per le situazioni di emergenza si ricorda il numero gratuito 1522. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico