Caro bollette, l'appello di circoli e centri ricreativi: «Senza aiuti chiudiamo»

Un circolo ricreativo
PESARO - Il caro bollette sta colpendo in modo pesante, se paragonato alle dimensioni, realtà come circoli e centri ricreativi e socioculturali. Gestori in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - Il caro bollette sta colpendo in modo pesante, se paragonato alle dimensioni, realtà come circoli e centri ricreativi e socioculturali. Gestori in difficoltà, da Pesaro a Gabicce, si rivolgono alle associazioni locali a tutela dei consumatori per rateizzazioni urgenti e piani economici dilazionati.

 

 

Agli sportelli di Adiconsum (Cisl) e Federconsumatori (Cgil) stanno arrivando con più assiduità nelle ultime settimane richieste di informazioni e prese in carico sul Decreto aiuti bis riferito al Bonus bollette, e in particolare sulla clausola di stop alle modifiche unilaterali del contratto di gestione di luce e gas. 

Il caso

L’allarme agli sportelli a tutela dei consumatori arriva dalle piccole attività artigianali ma soprattutto visto l’uso massiccio e continuativo di energia in estate e in inverno anche dai circoli ricreativi e socioculturali, che si sono visti arrivare bollette davvero “alle stelle”. È il caso di un circolo storico fra i più conosciuti di Gabicce Mare con l’ultima bolletta da pagare di 10mila euro. «È solo una delle piccole e micro attività, che in assenza di un aiuto e di un percorso a sé con la società fornitrice, rischierebbe di chiudere – speiga Leonardo Massi Gentiloni Silveri, referente territoriale Adiconsum – parliamo di un circolo frequentato in pieno centro a Gabicce ma altri a Pesaro stanno ricevendo bollette pesanti, sopra i 5 mila euro per il solo consumo di energia. Consideriamo che i gestori di queste attività ricreative, in inverno saranno costretti a rivedere i propri orari di apertura dal momento che sono aperti quasi per l’intera giornata e all’attivo hanno elettrodomestici ma anche spazi per biliardo, biliardino o altro, che consumano maggiormente corrente. Il circolo di Gabicce per esempio, non riesce a pagare in un’unica soluzione una bolletta così schizzata e gli incassi in genere non permettono di farvi fronte. 

Rischio chiusura

«Per evitare il rischio chiusura di piccole e micro attività nel Pesarese si sta chiedendo alle società fornitrici di venirci incontro e modificare le condizioni contrattuali e il piano economico. Nel caso in esame, Adiconsum è riuscita a contrattare rate non più mensili per dilazionare l’importo della bolletta ma bimestrali, e stipulare un piano di rientro ad hoc. In altri casi per imprese della manifattura o della meccanica ma artigianali e tutte a Pesaro, si sta ottenendo il dilazionamento della bolletta il più a lungo possibile con soluzioni in sette-otto o dieci rate». 

Gli sportelli

«Servizi al pubblico in iperattività – osserva Adiconsum – stiamo ricevendo decine di telefonate ogni giorno allo sportello di Pesaro con singoli utenti che chiedono chiarimenti in merito alla clausola di sospensione delle modifiche unilaterali del proprio contratto. È questa la particolarità del momento per un fenomeno diffuso e comune alle nostre associazioni. Stanno arrivando infatti numerose comunicazioni scritte ai nostri utenti, in cui la società fornitrice sul mercato libero di luce e gas comunica di non riuscire più a mantenere quel tipo di prezzo praticato fino ad oggi, anticipando una modifica. Di qui a fine anno, noi associazioni dei consumatori invitiamo alla prudenza e a valutare successivamente le nuove offerte proposte.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico