PERUGIA - Lo strazio di lamiere si è materializzato a poche centinaia di metri dall’ingresso della galleria, dopo lo svincolo di Casacastalda, sul viadotto della...
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Il suo camion, secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale intervenuta sul posto con vigili del fuoco (che hanno operato con una autogrù), il personale dell’Anas e quello del 118, avrebbe sbandato repentinamente, innescando una maxi carambola con un altro mezzo pesante, un furgone e due auto. Il mezzo di Ruggeri è finito in un flipper mortale per poi raschiare tutto il versante destro della carreggiata. L’uomo è stato estratto senza vita da un groviglio di lamiere, dopo essere addirittura finito sotto le ruote del camion. Il Tir ha rischiato di sfondare la barriere protettive del ponte che si affacciano su uno strapiombo di almeno 20 metri. Le ricerche dei vigili, in un secondo momento, si sono infatti concentrate su quel dirupo sottostante per verificare che non ci fossero altre vittime sbalzate dal mezzo. Ferite altre quattro persone, una delle quali portata in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La viabilità è stata ripristinata solo dopo alcune ore.
Mario Ruggeri abitava con la famiglia proprio di fronte al distributore di carburante Discount, in strada Ferrata Nord, fra Colombarone e Case Badioli. Lascia la moglie Lorella, parrucchiera, e due giovani figli, Jessica e Manuel. La famiglia è stata avvertita nella prima mattinata. Mario era molto conosciuto a Colombarone e nelle zone vicine. Era benvoluto da tutti. Il mezzo era di proprietà della ditta per la quale era alle dipendenze come autotrasportatore, un’azienda di spurghi umbra. Regolarmente viaggiava per lavoro.
Don Leonardo Reggiani, parroco di Gradara ha di lui il ricordo di un amico sincero. «L’ho visto per l’ultima volta appena due giorni fa, per caso l’ho incontrato al bar Agip della zona. Ho di lui il ricordo di una persona gioviale e alla mano e un’amicizia nata negli anni, quando in passato, prima di intraprendere la strada per il sacerdozio, avevo un’attività. Ogni volta che ci incontravamo scambiavamo qualche parola sulla vita di tutti i giorni, i figli e le difficoltà». In tanti lo ricordano come un gran lavoratore e un uomo simpatico e alla mano, veniva soprannominato scherzosamente “Meris”.
«Un uomo sempre solare, quei classici uomini di paese, sempre pronto ad aiutare al momento del bisogno, per un favore o per qualche lavoretto – così lo ricorda la titolare del distributore Discount». Anche la famiglia Mosconi, del mini market di Case Badioli, lo ricorda con affetto e come una persona simpatica sempre pronta alla battuta e generosa. I funerali saranno celebrati nei prossimi giorni, dopo l’esame autoptico disposto sul corpo della vittima, e si terranno nella chiesa parrocchiale di Case Badioli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico