Pesaro, Camera di commercio a Putin «Fiaccati dal sisma, stop sanzioni»

Vladimir Putin
PESARO – La Camera di Commercio Di Pesaro, insieme a quella di Perugia, ha scritto al presidente russo Valdimir Putin per chiedergli di sospendere le sanzioni a Marche ed...

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PESARO – La Camera di Commercio Di Pesaro, insieme a quella di Perugia, ha scritto al presidente russo Valdimir Putin per chiedergli di sospendere le sanzioni a Marche ed Umbria, fiaccate dal terremoto.

“Illustrissimo Presidente – si legge nella lettera inviata da Drudi - sono il Presidente della Camera di Commercio della Provincia di Pesaro e Urbino (Regione Marche – Italia). Nel sottolineare la lunga storia dei rapporti tra la nostra Camera di Commercio e la Federazione Russa, desidero con la presente esprimere tutta la mia stima alla Sua persona ed al popolo russo, con il quale da tantissimi anni la nostra regione Marche collabora in maniera proficua in ogni settore. In particolare mi piace ricordare la nostra missione in Crimea all’indomani dell’esito referendario. Oggi purtroppo la regione Marche, così come la regione Umbria, sono colpite da un tragico e terribile terremoto che sta mettendo in ginocchio tantissime attività produttive. Signor Presidente, in qualità di Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e di membro del Consiglio della Camera di Commercio Italo-Russa con sede a Mosca e Milano, Le chiedo di considerare la sospensione delle attuali sanzioni della Russia verso la Regione Marche, in particolare nel settore dell’agroalimentare e dei sistemi moda e arredo. Le nostre aziende sono pronte a ripartire e guardano con fiducia alla riapertura del mercato russo, primo sbocco dei nostri prodotti. La sospensione delle sanzioni comporterebbe un evidente reciproco vantaggio economico e sociale. Questa richiesta è assolutamente condivisa dal collega Presidente della Camera di Commercio di Perugia (Regione Umbria) Giorgio Mencaroni, che per mio tramite La saluta  e La ringrazia. Colgo l’occasione per porgerLe i miei più deferenti saluti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico