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PESARO Videochiamate e messaggi a sfondo erotico, allenatore di calcio dal giudice accusato di atti sessuali con un minorenne. Davanti al gup il caso di un 28enne, che all’epoca dei fatti allenava le squadre giovanili amatoriali, accusato di aver fatto a uno dei ragazzini avance via chat. Proposte che non si sarebbero limitate alla sfera virtuale in quanto nella denuncia affiora anche un giro in auto. Un’inchiesta che prende le mosse dal minore, 14enne all’epoca dei fatti, vittima dei presunti abusi. Il ragazzino a febbraio era già stato ascoltato in incidente probatorio e aveva confermato le accuse che aveva in precedenza riferito ai genitori. I contatti tra i due, secondo quanto emerso, sarebbero stati soprattutto via telefonino. Videochiamate con richieste esplicite, ma sempre attraverso lo schermo.
La gita in campagna
Poi è spuntata una gita in campagna con l’allenatore.
Il risarcimento economico?
In soldoni la soluzione sarebbe quella di un risarcimento economico. Nella prossima udienza si saprà se l’ex allenatore potrà accedere a questa possibilità, con la presenza in aula della vittima. In alternativa il legale è pronto ad andare anche al rito abbreviato che presuppone lo sconto di un terzo della pena e le attenuanti derivate dalla giustizia riparativa. Per il suo assistito chiederebbe comunque la derubricazione del reato in atti sessuali a distanza. Il mister risulta aver già patteggiato per reati legati ad adescamento di minori, minacce e detenzione di materiale pedopornografico. Una vicenda che risale al 2013. A denunciarlo era stato ancora una volta un minorenne e sempre di Pesaro. Secondo quell’accusa, l’allenatore, che all’epoca era neo maggiorenne, era arrivato a spacciarsi sui social per una ragazza. Poi il ragazzino sarebbe stato convinto, anche dietro minaccia, a girare dei video in cui si toccava nelle parti intime. Per quel caso, il mister aveva patteggiato la pena di 6 mesi e 20 giorni.
Corriere Adriatico