Ordigno trovato vicino all’A14 già fatto brillare dagli artificieri

La bomba perfettamente conservata
PESARO - Niente a che vedere con il bomba day del 4 dicembre, nel giorno di Santa Barbara, con tanto di evacuazione lampo dei circa 900 residenti di Case Bruciate. Questa volta il...

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PESARO - Niente a che vedere con il bomba day del 4 dicembre, nel giorno di Santa Barbara, con tanto di evacuazione lampo dei circa 900 residenti di Case Bruciate. Questa volta il brillamento di un nuovo ordigno trovato sempre in strada provinciale Montefeltro è avvenuto in sordina. 

 


L’operazione


Un’operazione di bonifica, quella di ieri, che ha interessato un reperto bellico della seconda guerra mondiale rinvenuto il 28 marzo scorso sempre nel cantiere legato ai lavori per la realizzazione della bretella Urbinate, nei pressi del casello dell’autostrada A14. La bomba era in perfetto stato di conservazione, ma questa volta innocua, in quanto priva dei congegni d’attivazione. Un ordigno d’aereo da 500 libbre, del tipo UK modello GP MK V, che gli artificieri del reggimento Genio ferrovieri di Castel Maggiore-Bologna dell’Esercito hanno disintegrato nella vicina cava Stroppato. Le operazioni, coordinate dalla Prefettura e dal comando delle Forze operative Nord di Padova, si sono svolte in due fasi: la prima che ha visto gli artificeri impegnati nel trasporto della bomba nella cava, la seconda durante la quale si è provveduto al brillamento per la disintregazione finale. 
I militari dell’Esercito hanno allestito uno speciale ”fornello” per contenere l’ordigno, poi ricoperto con materiale inerte a bassa granulometria. Quindi, mediante un’azione controllata a distanza e in massima sicurezza, hanno provveduto alla deflagrazione del manufatto in una colonna di fumo nera. 
Oltre al brillamento del 4 dicembre, gli specialisti di Castel Maggiore hanno alle spalle altri 370 interventi di bonifica svolti durante l’ultimo anno nella loro area di competenza, che comprende le regioni Marche e Umbria, e le province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Firenze. 


Nel 2022 nel territorio di Pesaro Urbino sono stati neutralizzati 36 pericolosi ordigni e, dal 2007 a oggi, sono diverse centinaia le bombe che hanno richiesto l’intervento dell’Esercito. L’ottima riuscita della mission è stata elogiata dal prefetto Emanuela Saveria Greco che ha ringraziato tutti i protagonisti delle complesse e delicate operazioni di bonifica, a cominciare dagli artificieri dell’Esercito, le forze di polizia, i vigili del fuoco, il Comune, la Provincia, la Croce rossa, il servizio 118, l’Ente nazionale per l’aviazione civile e la società Autostrade che hanno collaborato garantendo un apporto determinante per il buon esito dell’intervento.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico