«L'autista del bus guarda il cellulare e lascia a piedi gli studenti». Una mamma denuncia, l'azienda nega tutto

«L'autista del bus guarda il cellulare e lascia a piedi gli studenti». Una mamma denuncia, l'azienda nega tutto
PESARO - Lasciati a piedi per andare all’Itis di Urbino. I genitori inviano un reclamo ma all’azienda tutto questo non risulta. A scrivere la lettera ad Adriabus e...

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PESARO - Lasciati a piedi per andare all’Itis di Urbino. I genitori inviano un reclamo ma all’azienda tutto questo non risulta. A scrivere la lettera ad Adriabus e contattare il Corriere Adriatico è la mamma di uno studente che da Villa Fastiggi tutti i giorni si deve recare a Urbino. 

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La storia

«In data 5 marzo, mio figlio assieme ad altri ragazzi, si trovava alla fermata di Villa Fastiggi per usufruire, con tanto di abbonamento mensile, del servizio di trasporto destinato alla scuola Itis di Urbino. Quella mattina purtroppo, nonostante i ragazzi avessero fatto ampi gesti all’autista, lo stesso li ha lasciati a piedi perché intento al proprio telefono cellulare, non li ha nemmeno notati. La morale è che abbiamo dovuto raggiungere la scuola con i nostri mezzi». Accompagnati a scuola, la mamma si è rivolta all’azienda tramite l’apposito format per segnalare i disservizi. 
«Dopo qualche giorno mi hanno risposto che a loro non risultava nulla di tutto ciò. In realtà ci sono comportamenti che noi genitori lamentiamo da tanto tempo. Tutto riferito anche alla scuola». I genitori insistono su un aspetto. «La questione grave, non è soltanto il disservizio, anche se alle fermate ci si dovrebbe appunto fermare in ogni caso. La cosa davvero sconcertante è il fatto che noi affidiamo i nostri ragazzi a persone che guidano con il cellulare in mano e ne sono così presi al punto che non riescono ad individuarli nemmeno alle fermate. 
«Un fatto che si somma a continui scioperi del personale dell’azienda, (scioperi per altro anche fuori gli orari annunciati); autobus perennemente intasati e pieni di sporcizia, a dispetto di ogni qualsiasi norma covid 19; greenpass mai controllati a differenza degli abbonamenti che invece vengono giustamente controllati anche in caso di recapito tardivo a casa. Tanto che ci sono stati casi in cui, nonostante il pagamento della spedizione postale, i giovani si sono visti comunque sanzionati». 

L’auspicio

La signora chiude: «Non solo è stata avvisata la scuola ma anche la polizia municipale di Pesaro che purtroppo, senza vedere in prima persona, non può elevare multe per la guida con il cellulare. Auspichiamo controlli e che l’azienda possa essere più puntuale nel servizio. Del resto l’abbonamento non è così economico: 76 euro al mese. Cifra che presuppone un servizio preciso. Ci auguriamo vengano presi provvedimenti». 

 

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Corriere Adriatico