Pesaro, in arrivo altri 100 profughi Quasi tutti si dichiarano gay perseguitati

Pesaro, in arrivo altri 100 profughi Quasi tutti si dichiarano gay perseguitati
PESARO Cento nuovi profughi in 48 ore: 25 sono arrivati ieri mattina da Taranto, altri 50 sono transitati dopo pranzo in piazza del Popolo, in direzione questura, provenienti da...

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PESARO Cento nuovi profughi in 48 ore: 25 sono arrivati ieri mattina da Taranto, altri 50 sono transitati dopo pranzo in piazza del Popolo, in direzione questura, provenienti da Palermo e Pozzallo. Ulteriori 25, questa mattina, giungeranno a Pesaro da Messina via Ancona. E non è finita: un altro sostanzioso gruppo potrebbe essere sistemato nel Pesarese nelle prossime ore. Tra i cento già arrivati si contano in buona parte somali, eritrei, maliani e nigeriani. Quasi tutti accomunati da una dichiarazione: «Sono omosessuale».

Dopo 15 giorni di tregua, alla luce dei 13 mila sbarchi avvenuti nelle coste del sud Italia nelle ultime 48 ore, anche la nostra provincia registra un’impennata imponente di arrivi. E cresce, di pari passo, il numero complessivo di profughi ospitati. Dei circa 1000 presenti (ricordiamo che le due cooperative che operano in provincia ne possono accoglierne al massimo 960), solo il 5-10% risulta ospite in base alle convenzioni europee sulla protezione internazionale.
Praticamente inesistente lo status di rifugiato politico: fino ad ora è stato riconosciuto solo a un paio di persone. Ecco allora farsi strada una nuova tendenza tra i profughi: dichiararsi gay. Uno stratagemma, questo, per ottenere la permanenza in Italia in quanto perseguitati in patria. «Lo fanno sapendo che non vengono più accolte le istanze per ottenere lo status di rifugiato politico» spiega una fonte interna. Ieri, in questura, si sono svolte le pratiche di fotosegnalamento.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico