PESARO - Viabilità lungo la Statale 16 all'altezza delle Siligate, da sempre uno dei tratti più pericolosi della circolazione. Finalmente qualcosa si sta muovendo in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I lavori a carico dell’Anas sono appena iniziati. "Andremo a migliorare la visibilità ma anche l'accesso al tornante più pericoloso delle Siligate - ha spiegato il geometra Anas Marco D'Angelo - gli interventi alternativi che potremo eseguire riguardano una nuova segnaletica orizzontale e verticale. Per ridurre la pericolosità del tornante, in cui le velocità raggiunte dagli automobilisti spesso superano i limiti imposti, abbiamo posizionato un guardrail di protezione che proprio in questi giorni sarà adeguatamente segnalato. Gli automobilisti si troveranno così a dover rallentare obbligatoriamente prima della curva. Inoltre per migliorare l'impatto visivo saranno posizionate nuove luci, anche perché quelle in funzione al momento sono ormai obsolete. Le luci che verranno posizionate sono più potenti rispetto a quelle attuali e ne saranno posizionate un numero maggiore. Non è possibile invece la realizzazione delle rotatorie, l'intervento non è stato mai inserito da Anas nel piano delle manutenzioni straordinarie, non solo, su quel specifico tratto di Statale 16, è in fase di studio un itinerario alternativo che prevede proprio in quei punti un arretramento della Statale".
E sempre con Anas sta tentando di dialogare anche l'ente provinciale in attesa di un incontro. L'obiettivo è riportare nelle competenza statale, alcuni tratti viari di competenza provinciale. E' stato quantificato che negli anni precedenti il trasferimento dell'ente governativo per le strade ex Anas era pari a 4 milioni di euro poi, negli ultimi anni i trasferimenti sono stati pari a zero.
Clicca qui per la PROMO
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico