Adesca una minorenne sul web, la porta in un albergo e poi la ricatta per non raccontare nulla

Pesaro, adesca una minorenne sul web, la porta in un albergo e poi la ricatta per non raccontare nulla
PESARO - Un approccio nato sul web e finito in tribunale con l’accusa per un 45enne pugliese di favoreggiamento della prostituzione minorile ed estorsione. L’uomo...

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PESARO - Un approccio nato sul web e finito in tribunale con l’accusa per un 45enne pugliese di favoreggiamento della prostituzione minorile ed estorsione. L’uomo avrebbe “agganciato” la 17enne pesarese su internet , instaurando un rapporto virtuale di amicizia fino a che le sue avances sarebbero diventate più spinte, iniziando a farle dei regali, vestiti e ricariche telefoniche.

 

Poi l’incontro in hotel, in segreto, per portarsela a letto. La giovane dopo l’incontro voleva però troncare tutto. Ma lui sarebbe arrivato a chiederle anche 3mila euro che sarebbero serviti per comprare il suo silenzio, per non raccontare ai genitori quello che facevano in hotel. Soldi serviti anche per “comprare” anche il silenzio dei dipendenti dell’albergo dove andavano e che avrebbero dovuto un occhio su quanto accaduto. O almeno è questo quello che l’uomo avrebbe raccontato alla ragazzina. Il tutto condito da minacce di diffondere le immagini osè ricevute dalla minore. Foto poi ritrovate nella mole di intercettazioni e materiali finiti agli atti dell’inchiesta coordinata dal tribunale di Ancona che ha competenza distrettuale per reati che coinvolgono minorenni. Ieri il dibattimento a Pesaro dove hanno sfilato diversi testi, dalle forze dell’ordine ai dipendenti dell’hotel e persone informate sui fatti. Compresa la ragazzina. Fatti molto gravi che possono essere puniti con la reclusione da sei a dodici anni.

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Corriere Adriatico