Un numero per denunciare bulli e spacciatori con un Sms

Un numero per denunciare bulli e spacciatori con un Sms
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PESARO - Bullismo e spaccio di droga agli studenti. Siglato un patto tra forze dell'ordine e istituti scolastici. E' attivo da oggi un numero dedicato, il 43002 a cui segnalare tramite un messaggio Sms, episodi e fatti concreti di bullismo o spaccio. Tutte le segnalazioni saranno dirottate alla centrale operativa della Questura, dove un addetto preposto, controllerà la messaggistica. Il prefetto Attilio Visconti e il questore Antonio Lauriola, hanno precisato che gli eventuali interventi dopo la verifica delle segnalazioni, saranno suddivisi fra i commissariati di Pesaro, Fano e Urbino e sarà chiamata ad intervenire la pattuglia dei carabinieri o la volante, che in quel determinato momento sta presidiando una zona precisa del territorio. Sarà garantita la privacy di chi, studente, genitore o famigliare invia il messaggio che sarà gratuito. Il primo filtro saranno i dirigenti degli istituti scolastici della città e dell'hinterland. Le verifiche e l'avvio dell'attività d'indagine, andranno di pari passo con la comunicazione ai dirigenti che dovranno accertarsi di eventuali segnalazioni e tutelare i ragazzi. Prefetto, questore e forze dell'ordine si sono appellati all'efficacia delle segnalazioni: "Gli Sms dovranno essere autentici e fornire informazioni chiare e dettagliate sulla situazione di spaccio e sull'episodio di bullismo - così il questore - è essenziale che i ragazzi non prendano la questione sottogamba". Presto accanto all'Sms sarà attivata anche la chat simultanea Whatsap e gli Mms. Al comitato prefettizio erano presenti anche alcuni dirigenti scolastici e insegnanti oltre al Procuratore di Urbino e alla dirigente della sezione anticrimine della Questura di Pesaro. Dalla preside dell'istituto Mamiani Marcella Tinazzi, la richiesta di coinvolgere nella campagna informativa e nella diffusione del numero dedicato, la Consulta provinciale degli studenti che raggruppa i ragazzi eletti negli istituti della provincia. "Intendiamo promuovere una serie di incontri - ha sottolineato Tinazzi - fra forze dell'ordine e Consulta, proprio quest'organismo infatti, potrebbe avere un effetto di sensibilizzazione forte fra i giovani". "Non c'è allarme sociale sul bullismo - ha rimarcato il prefetto Visconti, tuttavia segnalazioni e alcune denunce sono arrivate alle forze di polizia, per questo è necessario monitorare il fenomeno". Nella nostra provincia, il 27 per cento dei ragazzi delle scuole medie e superiori ha dichiarato di essere stato oggetto di atti vari di bullismo. Il dato è stato rilevato da Susanna Testa, docente di scuola media che in sintonia con i dirigenti degli istituti scolastici, ha pubblicato lo scorso anno uno studio fra i ragazzi riferito al 2011. Nel 2013 invece la Questura tramite il reparto Anticrimine si è occupata di un paio di episodi di bullismo denunciati dai ragazzi all'interno delle scuole.




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