Pesaro, dodici furti in 7 giorni: condannato e scarcerato. Per il pakistano disposta l’espulsione

Pesaro, dodici furti in 7 giorni: condannato e scarcerato. Per il pakistano disposta l’espulsione
PESARO - Dodici furti in una settimana. E’ stato capace di tanto un pakistano di 37 anni, protagonista di vari colpi nel dicembre del 2022. Uno di questi aveva del...

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PESARODodici furti in una settimana. E’ stato capace di tanto un pakistano di 37 anni, protagonista di vari colpi nel dicembre del 2022. Uno di questi aveva del paradossale: era appena stato dall’avvocato a ritirare una denuncia ricevuta per un furto. Una volta uscito dallo studio ne aveva subito commesso un altro. Il legale Massimiliano Tonucci fu chiamato poco dopo dai carabinieri e non poteva credere a quanto gli stavano raccontando. Ieri davanti al giudice monocratico la discussione e la sentenza di condanna.

 

L’elenco è lungo: in un bazar di un cinese aveva arraffato un vestito, uno spazzolino elettronico, un foulard e uno zainetto. Questo il colpo che lo fece finire in carcere. Durante l’interrogatorio di garanzia, aveva ammesso di averlo fatto perché non aveva soldi.

Il 36enne ha messo a segno nel giro di una manciata di giorni un colpo dietro l’altro. Tra i furti: il fondo cassa da 700 euro di un negozio, poi i vestiti all’Oviesse dell’IperRossini. Denunciato, era comunque rimasto nel supermercato e nello stesso pomeriggio era stato visto armeggiare nel reparto vestiti dello Spazio Conad. Dunque a distanza di una manciata di minuti lo avevano sorpreso mentre staccava le placche anti taccheggio di un giubbotto, dei pantaloni, mutande e calzetti per un valore di circa 300 euro.

Così i carabinieri erano intervenuti nuovamente e lo avevano arrestato. Aveva detto al giudice di vivere in stazione e di aver cercato di rubare giubbotto e vestiti per il freddo. Rilasciato, aveva continuato la scia di furti.

Il pakistano ha colpito anche in un altro supermercato e in un negozio gestito da cinesi, i quali, dalle telecamere hanno potuto addebitargli pure un altro furto, risalente a giorni prima. Insomma, la lista delle razzie è molto lunga. L’avvocato Tonucci aveva chiesto una perizia psichiatrica. Ma è stata rigettata, anche se l’avvocato ha messo in luce dei disturbi legati all’assunzione di stupefacenti.

Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi mentre Tonucci ha sostenuto che si sarebbe trattato di tentati furti visto che la refurtiva non sarebbe mai uscita dai negozi di competenza e lui era sempre stato colto prima che se ne potesse andare. Il giudice lo ha condannato a 1 anno e 7 mesi, oltre a 700 euro di multa. L’uomo era in carcere, è stata disposta la liberazione e l’immediata espulsione. Il 37enne non verrà accompagnato alla frontiera ed è senza fissa dimora.

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Corriere Adriatico