PERGOLA – Convinto di essere stato truffato nella divisione di un’eredità, un uomo di Pergola ha perseguitato i parenti e, non contento, ha anche profanato...
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La furia dell’uomo si è diretta sia verso agli attori in vita sia verso quelli ormai deceduti, tanto che durante l’estate dalle minacce è passato ai fatti. Si è recato al cimitero di Pergola ove è passato dalle minacce ai fatti danneggiando alcuni loculi, tutti riconducibili ai parenti, e imbrattandone altri con scritte offensive. Le denunce a suo carico si sono succedute, dallo stalking alla tentata estorsione, dalle minacce ai delitti contro la pietà dei defunti arrivando in quattro mesi a collezionarne ben 6. La successione delle comunicazioni effettuate al tribunale da parte dei carabinieri di Pergola gli è costata l’emissione a suo carico della misura cautelare del divieto di avvicinarsi e di comunicare con i parenti.
Non pago di quanto accaduto e non curandosi dell’ordinanza del giudice invia una nuova lettera alla matrigna ed alla nipote, minacciando atroce vendetta per i torti subiti e promettendo grazi disgrazie in prossimità delle festività natalizie. Le donne si sono rivolte nuovamente ai carabinieri che hanno inviato gli atti alla Procura della Repubblica di Pesaro. Il giudice, considerando le minacce gravi, circostanziate e attuali, tenuto conto anche del dispregio della misura cui era sottoposto, ne ordinava la cattura e la sua reclusione presso il carcere di Pesaro affidandone l’esecuzione ai militari della Stazione Carabinieri di Pergola Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico