Medici di base, nodo difficile: deroghe al numero di pazienti e autorizzazioni ai pensionati per superare la crisi

Medici di base, nodo difficile: deroghe al numero di pazienti e autorizzazioni ai pensionati per superare la crisi
PERGOLA . La grave problematica della mancanza di medici di base sta interessando, ormai da diversi mesi, in particolare alcuni centri della valle del Cesano, da San Lorenzo in...

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PERGOLA . La grave problematica della mancanza di medici di base sta interessando, ormai da diversi mesi, in particolare alcuni centri della valle del Cesano, da San Lorenzo in Campo a Frontone, fino a Pergola. La Regione Marche e l’Asur da tempo stanno lavorando per offrire una soluzione che contribuisca a risolvere i disagi che lamentano i cittadini.

 

Dall’inizio di questo mese l’Area vasta 1, tra i vari provvedimenti, alzerà il massimale dei pazienti ai medici di base delle aree vicine ai comuni interessati da questa situazione.Ad entrare nel dettaglio è il gruppo consiliare di Pergola nel cuore, che si è interessato del problema: «L’Area vasta provvederà ad aumentare il massimale dei pazienti ai medici di base delle aree limitrofe ai comuni carenti. Contestualmente, nei comuni carenti di assistenza primaria, autorizzerà i medici di medicina generale andati in pensione a continuare a svolgere attività ambulatoriale per conto dell’Area vasta. Naturalmente ciò sarà possibile solo previa adesione volontaria dei medici. Questo consentirà, nell’immediato, di salvaguardare i cittadini e di mitigare gli effetti negativi della mancanza di visione di chi a Roma ha governato la sanità fino ad oggi. È chiaro però che solo la corretta programmazione, nelle università e scuole di specializzazione, di un numero adeguato di medici laureati e specializzati potrà mettere la parola fine al problema, come sta chiedendo al governo anche la Regione Marche. Si pensi infatti che per formare un medico specializzato, tra università e scuola di specializzazione, occorrono almeno otto anni. Tutto ciò desta notevole preoccupazione perché riguarda uno degli aspetti più importanti della vita dei cittadini: il diritto alla salute». 

 

I consiglieri comunali Antonio Baldelli, Marta Oradei e Luca Castratori, tengono a ringraziare la Regione Marche per aver lavorato per offrire una soluzione al problema che sta interessando, fra gli altri, anche il comune di Pergola: «Oltre ai medici ospedalieri, in Italia, oggi si ha carenza anche di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta perché i governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi dieci anni non hanno pensato a programmare il numero di medici necessario alla nazione. Il numero chiuso nelle facoltà di medicina e nelle scuole di specializzazione ha fatto il resto. Da uno studio pubblicato dal Sole 24 ore è emerso infatti che, solo nelle otto regioni italiane che hanno ad oggi fornito i dati, sono già 1,5 milioni gli italiani che non dispongono più del medico di base per mancanza di medici disponibili. Lo studio fornisce dati preoccupanti anche per il prossimo futuro: nel 2027 saranno oltre 35mila i medici di base che saranno andati in pensione e che, se non sarà intervenuta una seria programmazione centrale, verranno solo in parte sostituiti. Questa situazione – concludono i consiglieri - sta interessando purtroppo anche le Marche e i suoi comuni, come Pergola. Per questo vogliamo ringraziare la Regione e l’Asur, con la sua direzione di Area vasta, per essersi impegnati a risolvere la problematica». 

 

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Corriere Adriatico