PESARO – Paura questa mattina al Centro Distribuzione Master delle Poste di Pesaro, in via dei Cacciatori, dove questa mattina un impiegato è stato colpito da...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Anche il personale del 118 si è stupito per l’assenza di un defibrillatore in un centro di distribuzione come quello di Pesaro dove lavorano poco meno di 150 persone» sottolinea Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl Marche e Componente OPR per la sicurezza.
«Invitiamo pertanto Poste Italiane Spa a fare delle importanti valutazioni, considerando il defibrillatore alla stregua di un sistema antincendio o di un estintore, ossia un dispositivo di vitale importanza in presenza di una situazione critica all’interno dell’azienda, considerato che in caso di arresto cardiaco un intervento non tempestivo può avere conseguenze irreparabili. Ricordiamo che l’età media delle persone colpite è fra i 37 e 59 anni. Fascia di età che si conferma essere la più numerosa tra i dipendenti a livello nazionale e regionale. – sottolinea Dario Dominici - E soprattutto come Slp Cisl Marche riteniamo che Poste italiane possa fare uno “sforzo economico” per salvaguardare la salute dei propri lavoratori visi i risultati economici recentemente conseguiti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico