Ex zuccherificio, il M5S accusa: «Clima intimidatorio a Fano per il voto delle osservazioni». Marchegiani incontra il comitato

Ex zuccherificio, il M5S accusa: «Clima intimidatorio per il voto delle osservazioni». Marchegiani incontra il comitato. Nella foto il consiglio comunale di Fano durante la maratona sul Prg
FANO Avanti in ordine sparso. È questa l’impressione ricavata dal comitato dell’area ex zuccherificio riguardo alla coalizione dei progressisti...

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FANO Avanti in ordine sparso. È questa l’impressione ricavata dal comitato dell’area ex zuccherificio riguardo alla coalizione dei progressisti nell’incontro di lunedì sera incentrato sul polo logistico, contro cui i residenti si battono.

Il confronto era stato chiesto dal candidato sindaco Stefano Marchegiani dopo le critiche dei cittadini sul voto del consiglio comunale alle loro osservazioni e il disappunto espresso in particolare verso la scelta di Marchegiani, che aveva promesso di sostenere le osservazioni contro il polo logistico ma poi si è astenuto. 

La rappresentanza dei progressisti

Con Marchegiani c’era una rappresentanza della coalizione, che ha mostrato una posizione molto sfacettata sulla questione. In particolare, il M5S con Marta Ruggeri e Francesco Panaroni ha indicato l’opportunità di superare il polo logistico recuperando le funzioni miste previste dal Prg prima dell’emendamento del sindaco col divieto per tutte le industrie insalubri al fine di tutelare la salute dei residenti e dei lavoratori, realizzare uno sviluppo ecosostenibile e affermare i valori della città delle bambine e dei bambini evitando che gli alunni della scuola Decio Raggi siano esposti alle emissioni della torrefazione del caffè.

«Gli impegni smentiti»

Molto netta sul punto è la posizione dei consiglieri comunali pentastellati. «La pretesa centralità della città pubblica nel piano regolatore generale di Fanesi e Seri - affermano Tommaso Mazzanti, Giovanni Fontana e Francesco Panaroni - non solo è stata smentita dal fatto che alcuni comparti edificabili, prima stralciati, sono stati ripristinati su semplice richiesta di alcune osservazioni, ma soprattutto è stata massacrata dal caso dell’ex zuccherificio. Le originarie previsioni facevano tesoro di un percorso partecipativo condotto proprio dalla prima giunta Seri e contemplavano un mix di funzioni e servizi alla collettività».

I soldi gettati al vento

«Tutto questo, frutto di consulenze costate centinaia di migliaia di euro, è stato buttato all’aria - sottolinea il Movimento 5 Stelle - nel momento in cui i proprietari dell’area hanno proposto un comparto produttivo, un anno e mezzo dopo aver acquistato l’area e con la delibera di Prg ormai pronta. Il privato ordina, la giunta Seri si prostra ed esegue: l’emendamento del sindaco in sede di prima adozione fu fortemente contestato dal M5S, senza trovare molti mal di pancia in maggioranza. L’oscenità, portata alla luce sempre da noi, di eliminare il divieto di insediamento di industrie insalubri per “sistemare” il pasticcio dell’autorizzazione rilasciata nel 2016 a un’attività di torrefazione adiacente a una scuola primaria, in violazione della scheda comparto, conferma poi quale sia lo spessore etico di questa amministrazione».

«Situazione inaccettabile»

«Inaccettabile - protestano i tre consiglieri comunali - è stato il clima intimidatorio verso i consiglieri comunali, soprattutto “off the records”, qualora avessero deciso di votare contro questo scempio, con la prospettazione di rischi patrimoniali. È evidente che il consiglio non ha goduto della serenità necessaria per discutere il più importante atto di programmazione. A conti fatti, si tratta senza dubbio della pagina più vergognosa di dieci anni di giunte Seri. Di sicuro, se un giudice sarà chiamato a valutare la legittimità di quanto avvenuto, troverà pane per i propri denti».

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Corriere Adriatico