Pressing su Ceriscioli per Muraglia A Fano si rischia la crisi politica

Il governatore Luca Ceriscioli
PESARO - Pressing dei sindaci del Pd su Luca Ceriscioli per rivedere la scelta di Fosso Sejore come sede dell'ospedale unico di Marche Nord. Il governatore delle Marche...

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PESARO - Pressing dei sindaci del Pd su Luca Ceriscioli per rivedere la scelta di Fosso Sejore come sede dell'ospedale unico di Marche Nord. Il governatore delle Marche diventa attendista e, frenando rispetto all'accelerazione data negli ultimi giorni, ritarda l'invio delle lettere ai Comuni di Pesaro e Fano per l'accordo di programma con relative varianti urbanistiche per l'ospedale a Fosso Sejore, in vista di un'eventuale nuova convocazione dell'assemblea di Area Vasta.


Il la l'ha dato il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che a sorpresa ha tirato fuori come un coniglio dal cilindro l'aggiornamento datato due anni fa, ma di cui non si aveva notizia, dell'analisi comparativa dei siti svolta dalla Provincia nel 2011. Una revisione, giustificata dalla bocciatura da parte del ministero dell'Ambiente del casello di Fano Nord con una conseguente modifica sostanziale della rete infrastrutturale, che presenta al primo posto non più Fosso Sejore bensì Muraglia, il sito alla periferia Sud di Pesaro dove c'è uno dei tre stabilimenti dell'azienda ospedaliera (gli altri sono il San Salvatore di Pesaro e il Santa Croce di Fano).

Nella nuova graduatoria dello studio della Provincia - inoltrata a Regione e Comuni di Pesaro e Fano 15 giorni dopo l'elezione dello stesso Ricci, che era presidente della Provincia, a sindaco di Pesaro - il sito di Fosso Sejore crolla al terzo posto, sopravanzato anche da Chiaruccia. Perciò Ricci ha scritto a Ceriscioli invitandolo a rivedere la scelta di Fosso Sejore. Contemporaneamente, il movimento dei sindaci del Pd, capeggiato dal primo cittadino di Peglio e presidente della Provincia Daniele Tagliolini, chiede la correzione dei risultati dell'algoritmo, elaborato dalla Regione con i tempi di percorrenza stradale misurati da Google maps, attraverso un vantaggio riconosciuto alle aree di proprietà pubblica.

Questa istanza, finalizzata a un nuova assemblea dei sindaci o a un intervento correttivo diretto del presidente della Regione, è resa urgente dalla rivelazione dei retroscena sulla proprietà dei terreni di Fosso Sejore, l'unica area privata tra quelle in esame, il trascorso tentativo politico di coinvolgere nell'operazione immobiliare i terreni del gruppo industriale pesarese Fox Petroli e il rischio di speculazione urbanistica.

Il presidente della conferenza dei sindaci, Maurizio Gambini, da parte sua si è dichiarato disponibile a riconvocare l'assemblea per concludere la valutazione dei criteri correttivi dell'algoritmo, saltata nell'ultima riunione per il venir meno del numero legale.

Nel frattempo, sale la tensione politica nella maggioranza di centrosinistra di Fano. Il nuovo scenario a favore di Muraglia (sito che passerebbe al primo posto con la correzione dell'algoritmo) accentua il contrasto tra le componenti del Pd e delle liste civiche del sindaco sulla linea da seguire per salvaguardare al meglio gli interessi di Fano.


L'alternativa che ora si profila è tra Fosso Sejore e Muraglia mentre Massimo Seri continua a puntare su Chiaruccia, per varie caratteristiche tecniche tra cui la migliore accessibilità viaria per la vicinanza con autostrada e superstrada Fano-Grosseto (comprovata da Google maps senza la riduzione al 30% dei cittadini dell'entroterra, che attua l'algoritmo della Regione). Sottotraccia c'è, in particolare, un conflitto tra il consigliere regionale del Pd Renato Claudio Minardi, fedelissimo di Ceriscioli, e il sindaco Massimo Seri, che si appoggia sul consigliere regionale (come lui di area socialista) Boris Rapa. Una tensione che rende verosimili gli scenari di una mancata conferma di Seri alla guida dell'alleanza di centrosinistra nel 2019 o addirittura di una crisi politica.    Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico