ACQUALAGNA - Se il detto della sposa vale anche per le città del tartufo, forse è la pioggia ad aver regalato ad Acqualagna un ennesimo colpo di fortuna. Trovato...
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Un delegato di una famiglia americana ha avuto l'incarico di comprare un tartufo nel paese del Furlo. In queste ore, il prezioso tubero è già su un aereo, destinazione New York, per essere sul tavolo di due innamorati dove sarà il protagonista del menu della loro festa di fidanzamento.
Una storia che veste di romanticismo la quinta giornata della “52esima Fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna” ma che va letta con le lenti dell’economia reale. Perché questo tartufo non è il frutto di una passeggiata ma di una tartufaia naturale controllata. Ossia un bosco spontaneo dove l’uomo esegue delle attività di coltivazione.
Inoltre, è stato comprato da chi voleva un tartufo bianco di Acqualagna che porterà con sé i profumi, i saperi, le tradizioni ma anche i prodotti e i modi di vivere dell’alto Pesarese. Una storia che dimostra ancora una volta il valore del brand “Tartufo di Acqualagna” per l’Appennino marchigiano.
Il prezzo dell'acquisto è segreto, secondo le quotazioni della borsa online del tartufo del Comune di Acqualagna, che fissano in 6mila euro al chilo le pezzature di tartufo più grandi, il prezzo presumibile è di 2.500/3.000 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico