Pesaro, s'apre il processo in Assise Gli amici: «Giustizia per Ismaele»

L'albanese Igli Meta, accusato di omicidio volontario aggravato, mentre arriva in Corte d'Assise
PESARO – L'orrendo delitto di Ismaele, scatenato dalla gelosia, arriva davanti ai giudici popolari meno di un anno dopo il crimine. Si è aperto questa mattina...

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PESARO – L'orrendo delitto di Ismaele, scatenato dalla gelosia, arriva davanti ai giudici popolari meno di un anno dopo il crimine. Si è aperto questa mattina nell’aula della Corte d’Assise di Pesaro il processo a carico di Igli Meta e Marjo Mema i due giovani di Urbania imputati dell’uccisione del 17enne vadese Ismaele Lulli avvenuta a Sant’Angelo in Vado, il 19 luglio dell’anno scorso.


In aula, insieme ad altri parenti e amici, anche la mamma di Ismaele, Debora, visibilmente commossa e provata. «Ismaele per me muore ogni giorno. E’ un dolore che non si guarisce. Non c’è un momento in cui non penso a lui. Ho molta fede nell’esito del processo, ringrazio la Procura per il lavoro encomiabile che ha svolto e ringrazio tutta la comunità che mi è sempre stata vicino e non mi ha abbandonata».

In aula alcuni familiari si sono presentati indossando delle t-shirt bianche con su scritto “Giustizia per Ismaele”. Gli imputati sono arrivati in aula a testa bassa, sono sempre rimasti in silenzio nelle celle di sicurezza. Il processo si è aperto alle 11 con la costituzioni delle parti e le schermaglie procedurali tra accusa e difesa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico