Border collie riconosce le crisi glicemiche della padroncina, alla cagnolina Nina l'attestato "allerta diabete"

La cagnolina Nina riceve il riconoscimento di allerta diabete da Biancani
PESARO - Si chiama Nina ed è il primo cane “Allerta diabete” delle Marche: la simpatica giovane border collie, ha ricevuto ieri, nel cortile dei Musei civici,...

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PESARO - Si chiama Nina ed è il primo cane “Allerta diabete” delle Marche: la simpatica giovane border collie, ha ricevuto ieri, nel cortile dei Musei civici, l’attestato dalle mani di Andrea Biancani, vicepresidente del consiglio regionale, per aver completato i due anni di addestramento dove ha imparato a percepire le alterazioni dei valori glicemici negli esseri umani e, in questo caso, della sua padroncina quattordicenne Mia. Nina riesce ora a fiutare il cambiamento di zucchero nel sangue prima di qualsiasi dispositivo allertando direttamente Mia o i suoi genitori. 

 

Risultato eccezionale
Un risultato eccezionale, anche per la giovane età del cane, come spiega Stefania Grilli (Abc dog training), istruttore cinofilo e preparatore di cani per allerta diabetico, epilessia e stress post traumatico: «Collaboro con l’associazione Serena Onlus che prepara i cani per l’allerta diabete. Ho conosciuto la famiglia di Mia due anni fa, quando si è manifestata la sua malattia. I suoi genitori avevano deciso di prendere un cane, più che altro per risollevare l’umore della figlia, ma quando hanno sentito di questo progetto mi hanno contattato subito. Nina è davvero molto brava perché fa quasi un 100% di segnalazioni e arriva circa 15/20 minuti prima della macchina preposta».

L'olfatto guida
Il lavoro di addestramento si basa sull’olfatto: «Il cane avverte il cambiamento del livello del sangue appena avviene e per questo arriva prima del sensore della macchina che è inserito nel muscolo. - spiega Stefania - Prima che il segnale arrivi dal muscolo al sangue e poi alla macchina ci vogliono circa 15 minuti: Nina la anticipa perché la sente immediatamente e quindi è molto utile soprattutto in caso di ipoglicemia, la cosa più pericolosa per un diabetico».

La preparazione di Nina è avvenuta serenamente, come se fosse un gioco: «Si preleva un campione di saliva del paziente, quando è tra 70 e 90 di glicemia, e gli si insegna a riconoscere quell’odore in qualsiasi circostanza. Quando il cane sente un cambio di odore lo segnala. La cosa bella è che Nina lo avverte anche se è in un’altra stanza della casa». 

La preparazione
Francesca Mariotti e Davide Magagnini, i genitori di Mia, sono stati felici del risultato, dopo un lavoro che ha richiesto molta costanza. «Ringrazio Sistema Museo per averci permesso di fare la consegna del diploma - ha dichiarato Andrea Biancani -. Conosco da anni Stefania Grilli e ho potuto ammirare la sua passione ed energia rispetto a tutte le potenzialità che gli animali possono offrire alle persone, soprattutto quelle fragili. Questo potrebbe essere l’inizio di un percorso per aiutare tutti coloro che hanno bisogno. Il cane non sostituisce il presidio ospedaliero, ma può essere abbinato a questo percorso oltre che fare tanta compagnia».

Alla cerimonia anche l’assessore al Benessere, Mila della Dora: «Dopo aver festeggiato la giornata mondiale del diabete siamo lieti di premiare Nina: sono momenti importati perché aiutano a vivere meglio. È la dimostrazione di quanto un cane possa essere il miglior amico dell’uomo».

 

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Corriere Adriatico