«Adesso basta», Cgil e Uil in piazza Lazzarini a Pesaro per lo sciopero contro la manovra del governo

«Adesso basta», Cgil e Uil in piazza Lazzarini per lo sciopero contro la manovra del governo
PESARO – «E’ molto importante aderire allo sciopero generale di venerdì prossimo perché la manovra di Bilancio del governo, ancora in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO – «E’ molto importante aderire allo sciopero generale di venerdì prossimo perché la manovra di Bilancio del governo, ancora in discussione in Parlamento, non risponde alle esigenza dei lavoratori e dei pensionati».  Queste le parole del Segretario generale della Cgil Pesaro Roberto Rossini e per la Uil Maria Grazia Tiritiello a commento della giornata di protesta indetta dai due sindacati confederali venerdì 17 novembre. A Pesaro per quel giorno è stata organizzata una manifestazione, alle 10.00, in piazza Lazzarini, decisa per contrastare la direzione della politica economica molto lontana dal mondo del lavoro dipendente e dei pensionati delle fasce più deboli. “Adesso basta!” è lo slogan simbolo della giornata di lotta.

Il perché delle mobilitazione

 

"Nella manovra non ci sono risposte concrete sulle emergenze di questo paese che i sindacati hanno spesso evidenziato - spiega una nota sindacale -  Preoccupa la condizione di lavoratori e lavoratrici con salari bassi, il cosiddetto lavoro povero, una delle grandi ingiustizie del presente. Chi lavora non riesce ad arrivare alla fine del mese mentre le disuguaglianze crescono giorno dopo giorno. Non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale, sostengono CGIL e UIL, il governo ha annunciato 100 euro in più nelle buste paga ma si limita a confermare quelle in essere, già falcidiate dall’inflazione, in media al 17 per cento, dovuta a profitti e speculazione. Sulla sanità i sindacati ricordano che, a parole, il governo aveva dichiarato l’intenzione di aumentare la spesa sanitaria. Nei fatti però il sistema sanitario nazionale risulta sempre più indebolito a vantaggio della sanità privata. La riforma fiscale invece di colpire i grandi patrimoni e i redditi alti o altissimi, a parità di reddito, colpisce maggiormente salari e pensioni. Il lavoro stabile è un’altra illusione visto che vengono reintrodotti i voucher e la liberalizzazione del lavoro a termine. Misure inaccettabili per Cgil e Uil che hanno proclamato lo sciopero: un diritto garantito dalla Costituzione".

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico