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Una grande abilità
Fiorucci dimostrò fin da ragazzino una enorme abilità nel disegno, che gli cambiò letteralmente la vita.
«Gli ultimi tempi - continua Vimini - a causa della sua salute, aveva rallentato la sua attività, ma sono tantissimi i segni che ha lasciato in Italia e anche all’estero, soprattutto per la sua capacità di raccontare le emozioni, il suo tratto assolutamente inconfondibile. Dai dipinti alle serigrafie e a tante altre tecniche, sono tantissime le sue opere ancora custodite nelle case dei pesaresi ma anche nei musei. E il suo ricordo è ancora molto vivo in tutti gli allievi e le persone a cui ha trasmesso l’amore per l’arte, la bellezza e l’esaltazione del colore. Proprio in queste settimane, con persone particolarmente a lui vicine, stavamo ragionando di un riconoscimento ulteriore che ora giungerà postumo, ma che crediamo una figura come Fiorucci meriti in particolare modo nell’anno della Capitale della cultura che purtroppo ha potuto solo salutare all’inizio».
Una grande perdita per l’arte e per le numerose allieve e allievi che scrivono in sua memoria un affettuoso omaggio di commiato: «Ci ha lasciato un grande Maestro di arte e di vita. I suoi insegnamenti, i consigli, la sua presenza insostituibile colmeranno il vuoto che c’è in noi. Addio prof, le saremo per sempre grati per aver impresso un segno indelebile nei nostri cuori. E possiamo affermare con decisione che, a differenza di quel che si narra a Pesaro e dintorni, dalla Scuola Fiorucci non sono uscite soltanto “Fioruccine” ma numerose vere artiste, dalla personalità propria e rivolte anche all’ Arte Contemporanea».
L’ultima esposizione
La sua ultima mostra è stata lo scorso agosto nel Museo della Linea dei Goti, a Montegridolfo. Franco Fiorucci lascia la moglie Wanda, le figlie Maria, Giuseppina e Francesca, i relativi generi e le nipoti Eleonora e Lara. Il funerale sarà celebrato domani mattina, alle 10, nella chiesa di Cristo Risorto a Muraglia, mentre oggi alle 18, nella stessa chiesa, è previsto il Rosario.
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Corriere Adriatico