Sindaco insultato su Facebook dopo il referendum sulla fusione: tre condannati per diffamazione

Montemaggiore, sindaco insultato su Facebook dopo il referendum sulla fusione: tre condannati per diffamazione
MONTEMAGGIORE AL METAURO - Quando la diffamazione corre su Facebook. Portale virtuale, ma le parole vanno sempre pesate, tanto che possono portare a delle condanne. Il caso era...

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MONTEMAGGIORE AL METAURO - Quando la diffamazione corre su Facebook. Portale virtuale, ma le parole vanno sempre pesate, tanto che possono portare a delle condanne. Il caso era già emerso, ma ieri in tribunale a Pesaro si è giocato l’ultimo atto. L’argomento riguarda il referendum per la fusione tra i Comuni di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina. E vittima della diffamazione era l’allora sindaco di Montemaggiore al Metauro Alberto Alesi. Tre gli imputati, uno dei quali difesi da Tomas Delmonte e Alessandro Pagnini. «All’epoca i due terzi dei cittadini di Montemaggiore scelsero, nel referendum, di non voler aderire alla fusione in Colli al Metauro». Dopo giornate all’insegna di dibattiti e manifestazioni i primi screzi sulla rete. Il sindaco presentò diversi esposti alla procura di Pesaro. Uno con stampe delle schermate Facebook per documentare «insulti rivolti al primo cittadino». 


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Il secondo contro ignoti per un volantino affisso anche sui necrologi ma non sono stati identificati gli autori. Nel terzo altre videate che hanno coinvolto una decina di persone. «Abbiamo depositato una sentenza definitiva del gip dove in abbreviato per gli stessi fatti l’imputato fu assolto – ha spiegato l’avvocato Pagnini a margine dell’udienza – è un caso che ha a che fare con il diritto di critica politica». Ma il giudice non è stato dello stesso avviso perché ha condannato due imputati alla multa di 1000 euro e un terzo a 15 giorni di reclusione, commutati poi in una multa di 2000 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico