Compra sigarette elettroniche dalla Cina e le smercia a scuola: studente denunciato per contrabbando

Compra sigarette elettroniche dalla Cina e le smercia a scuola: studente denunciato per contrabbando
MONTE PORZIO - Si era inventato un business: acquistava sigarette elettroniche su siti online per poi rivenderle agli amici, anche a scuola. Pensava che nessuno sarebbe mai venuto...

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MONTE PORZIO - Si era inventato un business: acquistava sigarette elettroniche su siti online per poi rivenderle agli amici, anche a scuola. Pensava che nessuno sarebbe mai venuto a conoscenza della sua attività illegale. E invece, i carabinieri, durante un controllo stradale di routine, l’hanno sgamato. Nell’auto nascondeva una quarantina di svapo che non presentavano il contrassegno tabacchi dei Monopoli di Stato e risultavano acquistate dalla Cina.

 

Per non farsi mancare nulla, lo studente aveva in tasca pure un piccolo quantitativo di hashish che gli è costata una segnalazione alla Prefettura, con tanto di ritiro della patente. 
L’accertamento 
A finire nei guai, un 18enne di Monte Porzio, nel Pesarese, senza precedenti penali: è stato denunciato per il reato di contrabbando di tabacchi. A scoprirlo sono stati i carabinieri della stazione di Collemarino che sabato mattina stavano pattugliando la Flaminia, a Falconara. Il giovane era alla guida della sua auto insieme a due amici: stava andando a scuola - tutti e tre frequentano un istituto superiore anconetano - quando all’improvviso è spuntata la paletta dell’alt e ha dovuto fermarsi. Subito ha mostrato un certo nervosismo quando i militari gli hanno chiesto i documenti. Un’inquietudine giustificata dal fatto che con sé aveva non solo una dose di hashish nella tasca dei jeans, subito sequestrata, ma anche nel portabagagli uno scatolone pieno di sigarette elettroniche di dubbia provenienza, insieme a boccette contenenti essenze da inalare con una bassa percentuale di nicotina. I carabinieri, insospettiti dal consistente quantitativo di svapo, hanno voluto vederci chiaro. Le hanno analizzate e hanno subito notato che erano prive del classico contrassegno dei Monopoli di Stato. A quel punto è scattato inevitabilmente il sequestro. Dai primi accertamenti è emerso che il 18enne avrebbe importato illegalmente dall’estero - presumibilmente dalla Cina - le sigarette elettroniche, sempre più diffuse tra chi intende smettere di fumare perché considerate meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali. Secondo gli investigatori, lo studente aveva improvvisato un discreto giro d’affari: si faceva spedire a casa i dispositivi, pagati 2 euro l’uno, per poi rivenderli a 5 euro a conoscenti, a quanto pare anche in ambito scolastico. In definitiva, se dovesse trovare riscontro la versione degli inquirenti, guadagnava sui 3 euro a sigaretta elettronica. 
L’esito 


I carabinieri non escludono che la mattina stessa in cui è stato fermato il 18enne stesse andando in classe non solo per frequentare le lezioni, ma anche per fare “affari”. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti, soprattutto per ricostruire la provenienza. Il ragazzo è stato denunciato per contrabbando di tabacchi, reato che prevede la reclusione da 2 a 5 anni. Ma visto che con sé aveva pure della droga, è stato segnalato alla Prefettura e per questo è scattato anche il ritiro della patente.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico