Urbino, inala ossido di carbonio Salvato in extremis dalla madre

Sono intervenuti i vigili del fuoco
URBINO - Ha rischiato di morire ma il tempestivo allarme della madre lo ha salvato. Soccorso in extremis questa notte a Urbino un quarantaduenne, che si era coricato portando in...

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URBINO - Ha rischiato di morire ma il tempestivo allarme della madre lo ha salvato. Soccorso in extremis questa notte a Urbino un quarantaduenne, che si era coricato portando in camera per scaldarsi delle braci ardenti, che lo hanno intossicato con le esalazioni di monossido di carbonio.


Provvidenziale la chiamata all'1 e 30 ai vigili del fuoco da parte della madre dell'uomo, che è stato trovato sul letto privo di sensi, nella sua abitazione di via Bocca Trabaria. E' arrivata anche l'ambulanza del 118. I carboni ardenti erano stati presi nel caminetto e messi vicino al letto su un piatto metallico. I vigili del fuoco con un loro strumento  hanno confermato che la stanza era satura di monossido di carbonio, il prodotto della combusione che è inodore, insapore e incolore ma se inalato in quantità conduce alla morte.

Non più tardi di una settimana fa, il monossico di carbonio, sempre a Urbino, era stato la causa della morte di una coppia per le esalazioni dell'impianto di riscaldamento del vicino di casa. Il quarantaduenne è stato ricoverato all'ospedale di Urbino. Non è in pericolo di vita. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico