MONDOLFO – Pur di sfuggire all’arresto si serviva di un alias e aveva cambiato almeno tre domicili nel giro di due mesi. Il tunisino di 22 anni, O.B, fermato dai...
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Per chiudere il cerchio delle indagini, i carabinieri di Mondolfo e della compagnia di Fano hanno lavorato incessantemente, giorno e notte, per venire a capo del volto e del nome che la notte del 16 ottobre scorso tentò di abusare di un’impiegata - conosciuta poche ore prima – per costringerla a un rapporto orale non consumato per la reazione della vittima, per poi sottrarle con la forza il telefono cellulare. Il tunisino non risulta avere precedenti penali, ma era sconosciuto alla legge in quanto da due anni clandestino, senza fissa dimora e soprattutto privo di regolare permesso di soggiorno. Nella valle del Cesano il ricercato si era avvalso di tre domicili diversi. Vistosi braccato dai militari dell’Arma, il giovane nordafricano – secondo gli inquirenti - ha repentinamente soggiornato prima a Mondolfo e poi in due abitazioni diverse di Marotta, ospite di connazionali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico