Dalla politica al tamburello: oggi a Santa Giustina l’ultimo saluto a Gemino Bottoni

Dalla politica al tamburello: oggi a Santa Giustina l’ultimo saluto a Bottoni
MONDOLFO  - «Aveva abbandonato la politica attiva perché contrario a un’alleanza di centrosinistra riformista Pci-Psi. Da allora cominciò a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MONDOLFO  - «Aveva abbandonato la politica attiva perché contrario a un’alleanza di centrosinistra riformista Pci-Psi. Da allora cominciò a dedicarsi al tamburello portando a far conoscere Mondolfo in tutta la regione». L’ex sindaco Gaetano Vergari ricorda così Gemino Bottoni, 83 anni, fondatore dell’Asdt Mondolfo, scomparso venerdì scorso in seguito a un malore. Gli ex giocatori del tamburello di Mondolfo torneranno appositamente oggi a Mondolfo per le esequie che si svolgeranno alle orte 15 nella parrocchia di Santa Giustina.

 
L’amministrazione comunale con il sindaco Barbieri ha espresso cordoglio ai familiari di Bottoni, che per lungo tempo era stato anche bidello presso la scuola media. Per sei anni, dal 1968 al 1973, Bottoni aveva ricoperto la carica di assessore ai lavori pubblici nel comune di Mondolfo in quota Pci.


«Un pezzo di storia di Mondolfo se va con la morte di Gemino – ha commentato in un post Vergari - L’uomo che ha inventato l’associazione tamburellistica a Mondolfo e grazie ad essa ha permesso a generazioni di ragazzini di far l’esperienza di girare mezza Italia per disputare i vari campionati. 


«Ma è giusto ricordare Bottoni - conclude vergari - anche come uomo delle istituzioni, avendo ricoperto l’incarico di assessore nella sindacatura iniziata con mio padre Salvatore nel 1968 sino al 1970 e conclusasi poi con Ciriachi nel 1973. Un abbraccio forte, caro Gemino fai un buon viaggio». Ieri i concittadini nella mattinata si sono recati nella camera ardente a Fano prima dell’ultimo saluto ufficiale previsto per oggi.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico