Miningite, la ragazzina è tornata a casa Il calvario di una degenza di 43 giorni

L'ingresso dell'ospedale pediatrico Salesi di Ancona
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CALCINELLI - E' una Pasqua speciale quella che oggi festeggia Rosa guarita dalla meningite.


La ragazzina di 11 anni, protetta dall'affetto della sua famiglia, è tornata nella sua abitazione di Calcinelli ieri, dopo un calvario di 43 giorni all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona.



Rosa - con lei i suoi familiari e tutti coloro che le vogliono bene - ha conosciuto una profonda e dolorosa sofferenza dalla quale, con tenacia e coraggio, è lentamente risorta. Ritrovando l’energia e soprattutto il sorriso che sembravano smarriti nel precipitare degli eventi lo scorso 20 febbraio, quando i genitori portarono la ragazzina in ospedale per una febbre altissima e ai primi accertamenti scattò la profilassi pubblica per una cinquantina di compagni di scuola e sport a causa del sospetto (e della paura) di un’altra infezione da meningococco che appena un mese prima aveva fatto una giovanissima vittima nel comprensorio.



Rosa è stata colpita da una meningoencefalite, con infiammazione di tutto l’encefalo. Come spiega il papà la degenza è stata lunga perché sono sorte complicanze al pancreas e all’anca. Ora resta solo l’impegno per una dieta alimentare e lo scrupolo di una settimana di convalescenza prima di tornare a scuola.



Ma il dato più rilevante - già emerso pochi giorni dopo l’allarme sanitario - è che la ragazzina non era affetta dal batterio del meningococco, che è epidemico, bensì dallo streptococco per una forte sinusite di cui soffriva, che non è epidemico.



La diagnosi è stata fatta diversi giorni dopo al Salesi perché al Santa Croce di Fano avevano somministrato a Rosa la cura antibiotica per il sospetto di una meningite fulminante prima di eseguire il prelievo del liquor al fine dell’indagine eziologica (prelievo eseguito ad Ancona poche ore dopo, con gli effetti dell’antibiotico in atto).



Questo ha ritardato un po' l’individuazione di una terapia mirata, tuttavia la profilassi pubblica a scopo precauzionale sarebbe stata comunque necessaria perché l’esito dell'esame del liquor è disponibile solamente dopo un paio di giorni.

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Corriere Adriatico