Lotta al Diabete 1, Massimo Ambrosini ha raccolto più di 100mila euro. La solidarietà ha coinvolto 2mila persone. «Appuntamento alla prossima Milano Marathon»

Lotta al Diabete 1, Massimo Ambrosini ha raccolto più di 100mila euro. La solidarietà ha coinvolto 2mila persone. «Appuntamento alla prossima Milano Marathon»
Centomila speranze in più. Si è conclusa la raccolta fondi per Fondazione Italiana Diabete alla Milano Marathon e Massimo Ambrosini si dimostra invincibile...

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Centomila speranze in più. Si è conclusa la raccolta fondi per Fondazione Italiana Diabete alla Milano Marathon e Massimo Ambrosini si dimostra invincibile anche nella solidarietà. Grazie alla partecipazione di più di 2000 persone potranno essere destinati alla ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1, infatti, oltre 100 mila euro. La campagna di solidarietà portata avanti dal pesarese Massimo Ambrosini, coinvolto in prima persona dopo aver scoperto che la patologia aveva colpito il suo figlio più piccolo, Alessandro, ha colto nel segno. «Io ringrazio di cuore le oltre mille persone che hanno donato quasi 50 mila euro alla mia staffetta “Born to Run”, i miei ex compagni e amici Dida e Billy Costacurta che hanno deciso di correre con me, Under Armour che ha donato le magliette a tutti i runner e ha anche devoluto alla ricerca il 10% dei ricavi dei negozi di Milano nei weekend della maratona, Dazn che negli stessi weekend ha messo in onda il mio spot per la raccolta» ha spiegato l'ex capitano del Milan.

Born to run

 

«Grazie a Movi che mi ha fatto conoscere Fid e che ha partecipato con due staffette raddoppiando la raccolta dei dipendenti - ha concluso Ambrosini, oggi commentatore Tv - Grazie a tutte le associazioni e fondazioni che hanno partecipato per Fid sostenendoci e grazie a tutti gli altri runner persone con diabete, genitori come me, che ce l’hanno messa tutta per raggiungere assieme questo grande obiettivo. Noi non ci fermiamo perché la ricerca ha bisogno dell’aiuto di tutti. Il prossimo anno l’obiettivo sarà ancora più alto. Appuntamento al 7 aprile 2024». Perché chi è nato per correre, born to run, non si ferma mai. 

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Corriere Adriatico