Yacht contromano, risarcimento milionario: in tre causarono l'incidente. La vittima è in carrozzina

I soccorsi assicurati dal personale della Potes
FOSSOMBRONE  - In contromano in rotatoria per il trasporto eccezionale del maxi yacht. Durante la manovra, causarono un incidente in un cui un 50enne di Marotta è...

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FOSSOMBRONE  - In contromano in rotatoria per il trasporto eccezionale del maxi yacht. Durante la manovra, causarono un incidente in un cui un 50enne di Marotta è rimasto tetraplegico. Ieri l’avvio del processo e la richiesta di risarcimento milionario delle parti civili.

 

Rinviate a giudizio tre persone

Il fatto risale al primo aprile del 2021 intorno alle 22,30. Secondo l’indagine, una volta raggiunta la rotatoria sulla statale 424, non lontano dal casello di Marotta, i tre la percorsero contromano, perchè altrimenti la grandezza dello scafo non consentiva all’autoarticolato di proseguire. Ma così facendo i tre componenti della scorta che stavano effettuando quel trasporto provocarono lo scontro con un carro-attrezzi che si immetteva nella direzione giusta. Per le gravissime ferite riportate nello schianto, il conducente di quel carro-attrezzi, è rimasto tetraplegico. A processo dunque il conducente del veicolo che faceva il trasporto eccezionale, un 28enne residente a Cervia; poi il caposcorta, che seguiva con un suo mezzo il corteo, un 36enne residente a Castrocaro Terme, difeso dall’avvocato di fiducia Matteo Mattioli del foro di Pesaro; e infine di una donna di 64 anni, residente a Fossombrone, che conduceva il terzo veicolo. 


Come addetta alla scorta tecnica «non osservava le prescrizioni previste» e «non segnalava agli utenti della strada, in modo non equivoco, di rallentare o arrestarsi» in quanto stava passando un trasporto eccezionale. Il reato contestato è il 590 bis del codice penale, cioè le lesioni personali stradali gravissime, quelle subite appunto dal conducente del carro-attrezzi. I tre sono ovviamente accusati di aver violato le norme che regolano la circolazione stradale per colpa consistita in imprudenza, negligenza ed imperizia. L’avvocato Domenico Liso si è costituito parte civile per la vittima dell’incidente. 


Ha chiesto 1,5 milione e mezzo per l’uomo finito in carrozzina a seguito dell’incidente. Poi 75 mila euro per i suoi due figli minorenni come danno indiretto e 40 mila euro per la madre e il fratello sempre per il danno indiretto subito e la necessità di accudire la parte offesa. Sono stati anche citati come responsabili civili le società proprietarie dei mezzi scorta e del trasporto eccezionale, oltre alle loro compagnie assicurative. L’udienza è stata aggiornata.

 

 

 

 

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Corriere Adriatico