Vallefoglia, due comuni ancora in arancio scuro, appello del centrodestra alla Regione: «Date aiuti alle attività»

Vallefoglia, per ordinanza regionale, sarà in zona arancio scuro fino al 4 maggio
VALLEFOGLIA  - Un aiuto per le attività economiche dei comuni coinvolti dalle ulteriori restrizioni. E’ questo l’appello fatto dal gruppo Centrodestra per...

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VALLEFOGLIA  - Un aiuto per le attività economiche dei comuni coinvolti dalle ulteriori restrizioni. E’ questo l’appello fatto dal gruppo Centrodestra per Vallefoglia rivolto alla Regione Marche per chiedere sostegno agli esercizi dei comuni di Vallefoglia, Montelabbate e Cerreto d’Esi, visto le nuove disposizioni per il prolungamento della zona arancione rafforzata. 

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«Per quanto riguarda il Comune di Vallefoglia – spiegano i consiglieri comunali Carla Nicolini e Paolo Borlenghi - l’immobilismo e la poca attenzione riportata dal sindaco Ucchielli e dalla sua Giunta rivolta a queste attività non sono ammissibili. Nonostante queste pressanti difficoltà, non abbiamo riscontrato l’attivazione da parte del Comune di alcuna iniziativa volta al sostegno di coloro che tanto hanno dato al tessuto economico-sociale della nostra Comunità». 


Comunque la situazione in parte potrebbe già migliorare per le stesse attività coinvolte. In queste ore infatti si sta prendendo in considerazione il fatto di anticipare il ritorno in zona gialla dei due Comuni pesaresi (e di Cerreto d’Esi nell’anconetano). Se infatti dai monitoraggi dei prossimi giorni sull’andamento dei contagi, la situazione andrà verso un miglioramento (l’arancione scuro è stato introdotto a seguito di un’incidenza riscontrata superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti) la Regione potrebbe valutare una revoca anticipata delle restrizioni, portando così le due località in zona gialla già prima del 4 maggio. Tra gli altri con lo stesso presidente Acquaroli in merito alla questione delle restrizioni hanno parlato anche il consigliere regionale Andrea Biancani e lo stesso sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli che sul tema ha scritto una lettera al Governatore per chiedere ufficialmente la revoca dell’ordinanza che «sta creando non poche difficoltà alle attività economiche e produttive di questo territorio» ha fatto notare lo stesso primo cittadino.

 

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Corriere Adriatico