Biodigestore a Vallefoglia e Barchi, mozione del centrodestra: «Nessun no a priori ma la Provincia valuti criticità e bisogni reali»

Il rendering del biodigestore studiato per Vallefoglia
VALLEFOGLIA  - Mozione approvata, la Provincia dovrà «valutare bene tutte le criticità sollevate da cittadini, associazioni e Comuni» sulla...

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VALLEFOGLIA  - Mozione approvata, la Provincia dovrà «valutare bene tutte le criticità sollevate da cittadini, associazioni e Comuni» sulla possibile realizzazione dei biodigestori di Vallefoglia e Barchi. Non un «no a priori» ma un atto politico di indirizzo, a firma dei consigliere regionali Rossi (Civici Marche) e Baiocchi (Fratelli d’Italia), per una «pianificazione» reale rispetto a quanto serve per il territorio.

 

«La mozione - spiega Rossi - chiede alla Provincia di approfondire attentamente tutte le criticità presentate da cittadini, comuni ed associazioni di categoria su questi due impianti e che promuovere la sensibilizzazione verso l’auto compostaggio domestico e di comunità».

Continua Rossi: «L’articolato della mozione è complessa e presenta alcune considerazione non di poco conto su quello che comporta la creazione di questi due impianti privati che nell’insieme, superano di gran lunga la quantità di compostaggio che il nostro territorio richiede. Questa mozione non è un atto che fa scaturire obblighi giuridici perché le scelte in questione sono in capo ad altri enti ma è un atto politico di indirizzo che reputiamo doveroso poiché recepisce le legittime preoccupazioni della gente. Ribadiamo che non siamo per i No a prescindere (né tanto meno contro i biodigestori) ma siamo a favore dei sì ad opere pianificate, fatte bene e che servono. Ringraziamo i colleghi di maggioranza che hanno supportato la mozione così come le colleghe del 5 Stelle ma ci rammarica il fatto che il PD, ancora una volta, non abbia saputo capire il senso di quest’atto e recepire le istanze che vengono dal territorio, nemmeno quando provengono da sindaci che sono tutt’altro che di centrodestra». Baiocchi conferma: «Il nostro non è un no a priori ai biodigestori ma una forte espressione di indirizzo affinché la loro collocazione sul territorio e i diritti dei cittadini che li abitano siano valutati molto attentamente dagli organi preposti».

 

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Corriere Adriatico