Ospedale, 11 milioni dalla Regione. Vicino al S. Maria della Misericordia sarà costruita una palazzina antisismica per l’emergenza urgenza

Foschi, Baldelli e Gambini
URBINO -  Stanziati 11 milioni di euro per l’ospedale di Urbino «che ha necessità di entrare nel nuovo millennio – spiega l’assessore regionale...

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URBINO -  Stanziati 11 milioni di euro per l’ospedale di Urbino «che ha necessità di entrare nel nuovo millennio – spiega l’assessore regionale dell’edilizia sanitaria e ospedaliera Francesco Baldelli –. La giunta regionale punta su un sistema policentrico di cui Urbino sarà punto fondamentale. Le Marche tracciano una nuova strada in Italia con edifici antisismici con isolamento all’avanguardia. Riconosceremo a costa ed entroterra, al nord e al sud risorse eque». 


 
Inizialmente erano destinati all’ospedale ducale 370mila euro per la ristrutturazione del pronto soccorso: la delibera della giunta regionale del 14 febbraio ci ha messo sopra 10,85 milioni di euro. «La struttura dell’ospedale sarà arricchita di una palazzina di moderna generazione, che grazie ad un isolamento sismico all’avanguardia permetterà di lavorare con qualsiasi condizione esterna, non subendo danni. È fondamentale che locali di emergenza/urgenza possano essere sempre operativi». 

Un comunicato ufficiale dello scorso 18 febbraio parla di una carenza a livello nazionale di circa 25mila medici e 65mila infermieri. «Pensiamo a come trovare questo personale - rimarca Baldelli - ma non scordiamoci dell’importanza delle strutture in cui questi professionisti si troveranno poi a lavorare. La Regione sta facendo la sua parte e grazie ad un approccio fattivo che non guarda ai partiti ma al risultato, si è aperto con il Governo un ottimo dialogo. Puntiamo all’apertura dei canali di reclutamento dei medici».

Il progetto ha un compimento stimato per il 2026 ma Baldelli cautamente invita a fare un passo alla volta. Si tratta di un servizio messo nero su bianco la scorsa settimana «che vede un completo cambio di rotta rispetto alla passata amministrazione», oltre che alla definitiva sistemazione della proprietà dei terreni su cui si trova l’ospedale: Asur Marche sta finalizzando il perfezionamento della permuta con il Comune di Urbino.

«Lavoriamo per una sanità distribuita su tutto il territorio – spiega Elisabetta Foschi, assessore alla sanità ducale –. Una struttura all’avanguardia a livello nazionale e un pronto soccorso ristrutturato permetteranno un servizio sanitario sempre migliore. Servizio sanitario che, vorrei precisare, non sarà assolutamente privatizzato. Il ricorso di Area Vasta 1 a cooperative per sopperire la mancanza di medici è solo un modo più veloce ed efficiente per garantire un servizio pubblico che rimarrà tale». Anche se la bozza del piano dell’Area vasta 1, svelata dal Corriere, prevede un ingresso massiccio di personale medico privato nel pronto soccorso, punto nascite e blocco operatorio degli ospedali pubblici di Urbino e Pergola. 



Gambini sottolinea l’impegno della Regione: «L’assessore Baldelli è molto concreto e si occupa in maniera puntuale dei temi che segue: l’ospedale, la Fano-Grosseto, la Pesaro-Urbino e la Pedemontana. Riguardo a quest’ultimo progetto, per cui Urbino e il Montefeltro ha invitato lo scorso sabato rappresentanti della Repubblica di San Marino, vorrei chiedere come mai non è stato fatto qualcosa quando era in Senato. Facile parlare ora, prendendosi meriti di cose non fatte. Si tratta di disonestà intellettuale». 

 

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Corriere Adriatico