URBINO - Locali chiusi alle 2, ordinanza firmata, polemiche. L’1 febbraio la vita notturna di Urbino subirà una piccola rivoluzione. Culturale secondo il sindaco,...
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Il primo cittadino non si scompone, gli epiteti come «sceriffo» o «arretrato» li fa entrare da un orecchio per farli uscire dall’altro anche se, in questi giorni che separano dal 1 febbraio, c’è tempo perché l’ ordinanza «sulle misure restrittive» possa essere rimodulata come Egidio Cecchini, segretario Confcommercio, spera: «Occorre precludere alcune giornate (il carnevale, appuntamenti con manifestazioni cittadine, eccetera) come sempre accaduto in città. Il provvedimento non deve ledere le attività commerciali. Urbino è una città giovane. E’ necessario salvaguardare gli operatori. Divieto alla somministrazione di alcolici dopo le 2 di notte? Ma i locali debbono continuare ad essere aperti fino alle 3 perché la legge lo permette. Saranno gli stessi esercenti ad essere stimolati a studiare qualcosa di diverso dalla somministrazione dell’alcol. E il dopo chiusura? Chi si trova in centro alle 2 e 01 andrà a dormire? Non credo proprio. Chiediamo che anche circoli privati e sale da ballo seguano la stessa “storia”. L’ordinanza deve essere uguale per tutti».
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Corriere Adriatico