URBINO - Si terranno martedì, a Urbino, i funerali dell’artista Mario Logli. Il ritorno, nella sua città indimenticata, per l’ultimo viaggio aperto a...
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«La scomparsa a 86 anni di Mario Logli, l’artista noto per le sue immagini della città di Urbino vista come luogo salvifico - scrive in una nota l’Ateneo Carlo Bo - ha rattristato l’Università Carlo Bo che lo aveva celebrato attribuendogli il 17 settembre 2016 il Sigillo di Ateneo». Per il rettore Vilberto Stocchi «Mario Logli era innanzitutto un amico della nostra Università e un testimonial internazionale dell’intera città. Ai nostri ospiti più importanti - ha ricordato il Rettore - facciamo dono di un’opera di Mario Logli che fa sintesi del nostro essere». La nota dem: «Come Pd di Urbino, salutiamo il “Maestro” Mario Logli nel suo personale viaggio di elevazione, e nel contempo esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla sua famiglia tutta. La sua scomparsa rende orfani Urbino di un altro suo illustre concittadino».
«Un artista stimato a livello nazionale e internazionale, capace di incarnare il concetto di bellezza con il suo tratto inconfondibile, contrassegnato da grandi visioni. Con le sue mostre ha portato Urbino e la cultura del nostro territorio ovunque» rileva Matteo Ricci. «Le opere di Mario Logli resteranno per sempre nell’immaginario legato a Urbino e al nostro territorio come una speciale iconografia. Così come la sua cortesia e la sua personalità saranno un ricordo indelebile per chiunque lo abbia conosciuto, in Italia e all’estero», evidenzia Daniele Vimini.
«L’ho conosciuto 20 anni fa – ricorda Lino Mechelli, consigliere comunale di Urbino – sempre munifico e solidale. Urbino perde un gigante dell’arte e della cultura». «Urbino resta privo di un fine ambasciatore» ha rimarcato Andrea De Crescentini, assessore al Turismo della città. «Il mio rapporto con Mario Logli era antico – sottolinea il senatore Giorgio Londei – E’ stato e sarà il “Maestro” che ha innalzato la nostra città nei cieli del mondo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico