URBANIA - Punta da un calabrone rischia la morte per choc anafilattico. Paura ieri pomeriggio sul Montediego per una mamma trentenne inglese. E’ stata salvata dal...
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La giovane donna passeggiava nell’oasi faunistica e seguiva un percorso che si snodava nel bosco con suo marito, i suoi due bimbi ed un’altra famiglia inglese con due bambini quando è stata punta da un calabrone. «Subito si è lamentata – racconta la guida ambientale Nico Amatori, proprietario della struttura – il che ci ha permesso d’identificare il tipo di insetto all’origine della puntura. Immediatamente però ci siamo accorti che la giovane donna era un soggetto altamente allergico poiché prima ha iniziato a sentirsi male, poi a vomitare e la sua faccia e gli arti erano sempre più gonfi». Sul posto sono subito accorsi i vigili del fuoco di Urbino che, considerando i luoghi si erano premuniti di portare su un carrello un quad. Il mezzo con cui sono riusciti a raggiungere la donna. Poi hanno aperto un varco tagliando una decina di piante al fine di consentire il passaggio della barella calata con il vericello. La turista è stata trasportata fino ai piani di San Martino che distano un chilometro dal bosco dove è accaduto l’incidente. Lì è stata presa in carico dall’equipe medica dell’ambulanza della Potes di Urbania che l’ha trasportata a sirene spiegate fino all’ospedale di Urbino. La donna è fuori pericolo. Era stato allertato anche l’elisoccorso. «Da questa vicenda– conclude Nico Amatori – risulta che abbiamo un sistema d’emergenza-urgenza che funziona. L’intervento dei vigili del fuoco, la velocità con cui sono arrivati sul posto con il quad, l’efficacia con cui hanno tagliato rami ha stupito le due famiglie inglesi e anche quelle italiane». L’incidente ricorda purtroppo il caso di un noto avvocato milanese che cinque giorni fa è stato punto da un insetto – forse proprio un calabrone – ed è morto per choc anafilattico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico