Urbania, Unione Montana in crisi Chieste dimissioni alla presidente

Romina Pierantoni, presidente Unione Montana Alta Valle del Metauro
URBANIA - Romina Pierantoni, presidente dell'Unione Montana Alta Valle del Metauro, ha ricevuto dalle mani del segretario dell’ente istituzionale, Elvio Massi, la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
URBANIA - Romina Pierantoni, presidente dell'Unione Montana Alta Valle del Metauro, ha ricevuto dalle mani del segretario dell’ente istituzionale, Elvio Massi, la lettera di “mozione di revoca” dal suo ruolo. Una richiesta, controfirmata da tre sindaci Pd, Marco Ciccolini di Urbania, Emanuele Feduzi di Fermignano e Daniele Tagliolini di Peglio, che è una “bomba ad orologeria” per l’Unione stessa che ora «rischia l’ipotesi di commissariamento», come prospettata dallo stesso segretario nella missiva protocollata il 27 settembre scorso e indirizzata al presidente tramite deposito presso l’ufficio del segretario dell’Unione Montana. 


Ma quali sono i motivi esposti dagli stessi di così pesante presa di posizione? «In questi ultimi mesi – scrivono i tre primi cittadini prendendosi le proprie responsabilità di fronte all’intera comunità cittadina dell’Alta Valle del Metauro - l’Unione si trova in un grave stallo politico e amministrativo con conseguente paralisi di tutte le attività. Tale situazione si è notevolmente aggravata nella seduta consigliare del 26 settembre scorso. Per la terza volta la presidente non è riuscita a ricomporre – insistono – l’organo di governo nella sua intera composizione attraverso una votazione forzata, senza la presenza di alcuni sindaci, che non ha raggiunto il necessario quorum». 

Ora la proposta depositata presso l’Ufficio del segretario dell’Unione, che ne rilascia contestuale ricevuta al presentatore, i tre sindaci firmatari, deve essere messa in discussione dal Consiglio non prima di 10 giorni e non oltre i 20 giorni dalla ricevuta del deposito ma i tre sindaci Pd, «chiedono già – fortemente - al presidente Romina Pierantoni, in seduta straordinaria, al fine di sottoporre a discussione e procedere alla votazione della mozione di revoca, di concordare la data di convocazione con tutti i componenti del Consiglio dell’Unione nella prossima settimana che va dal 9 al 13 ottobre».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico