Schianto sull'A14 al rientro dalle vacanze Marisa muore, il marito estratto dopo 4 ore

TAVULLIA -  Una frazione di secondo, poi il buio. Un probabile colpo di sonno e la Opel Antara guidata da Bruno Pontellini, 72 anni, imprenditore di Case Bernardi, Comune di...

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TAVULLIA -  Una frazione di secondo, poi il buio. Un probabile colpo di sonno e la Opel Antara guidata da Bruno Pontellini, 72 anni, imprenditore di Case Bernardi, Comune di Tavullia, è uscita fuori strada ribaltandosi sul campo attiguo l’A14, all’altezza del chilometro 114, nel tratto che dal casello di Valle di Rubicone scende verso Rimini Nord, fermandosi poco prima di un canale di scolo. Sua moglie, Marisa Guidi, non ancora 66 anni, è morta sul colpo sbalzata fuori dall’abitacolo. Secondo la ricostruzione fornita da un parente erano circa le 5 di mattina. 



Il primo intervento di soccorso, complice l’oscurità, la strada deserta e il non coinvolgimento di altri mezzi, è avvenuto solo 4 ore dopo. Pontellini è stato estratto dai vigili da un groviglio di lamiere in apparenti gravi condizioni e, dopo le prime cure effettuate sul posto, è stato portato in eliambulanza al Bufalini di Cesena. Nonostante i traumi riportati e lo choc, sul letto d’ospedale era lucido e ricordava ogni momento dell’incidente. Ora è ricoverato nel reparto di Medicina d’urgenza. È stato miracolato: se non ci saranno complicazioni - hanno riferito dal reparto - potrebbe uscire nel giro di qualche settimana. Bruno e Marisa stavano tornando a casa dal Belgio. Lo schianto è avvenuto senza il coinvolgimento di altre auto in un rettilineo, almeno all’apparenza, libero da ogni genere di ostacoli per chi si trova al volante. L’auto, finita sulla piccola scarpata vicino la carreggiata, forse ha anche urtato il guard-rail.

L’allarme è stato dato da alcuni automobilisti che transitavano sul vicino cavalcavia solo intorno alle 9: dall’alto hanno visto l’auto distrutta, ribaltata, sul campo. Dall’autostrada, complice l’erba alta. la vettura era quasi invisibile, un fantasma di lamiere. Sul posto i sanitari del 118, la polizia autostradale di Forlì e i vigili del fuoco che hanno aiutato gli operatori, intervenuti con due ambulanze e un elisoccorso da Ravenna, nell’estrarre Pontellini da quello che rimaneva dell’auto. Sul tratto si sono formati due chilometri di coda in direzione sud ma il traffico, in breve tempo, ha ripreso a scorrere senza problemi. 

Marisa Guidi lascia due figli: Cristina e Massimo. Abitava con il marito Bruno a Case Bernardi, frazione di Tavullia confinante con Rio Salso, in cui i Pontellini rappresentano un nucleo storico insieme ai Rossi e Macchini. Il paese da ieri è sotto choc. Per tanti anni hanno avuto un’azienda di infissi in legno insieme ad altri parenti. Marisa era l’anima amministrativa della Pontellini Infissi e, da giovane era stata in prima linea, con il partito, per varie iniziative e nell’organizzazione delle feste dell’Unità. Per loro, la vita, era casa e bottega, da dividere con l’impegno cittadino e politico. 


Da qualche anno, dopo la chiusura della ditta, avevano intrapreso, a pieno ritmo, un’altra attività: la produzione e commercializzazione della “Ghìscla”, un vino di visciole che riprendeva un termine usato dalla nonna di Bruno e che li aveva portati, dopo un corso da sommelier, a girare l’Italia, tra sagre ed eventi, non ultima la Festa del Duca, anche con una apprezzata produzione di olio. 
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Corriere Adriatico