Odio e insulti sulla Morani da esponente pesarese di FdI. Scatta la querela. Meloni: «Presi provvedimenti»

Alessia Morani, Pd
PESARO C’è un terreno di critica e scontro politico dove ci si sforza (o ci si sforzava) di non oltrepassare i limiti civili di buon gusto e buon senso e una bacheca...

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PESARO C’è un terreno di critica e scontro politico dove ci si sforza (o ci si sforzava) di non oltrepassare i limiti civili di buon gusto e buon senso e una bacheca virtuale ma frequentatissima dove questo confine viene superato diventando insulto e ingiuria: è la prateria dei social dove scorrazzano più o meno senza vincoli gli hater che hanno eletto l’hate speech a modello. La parlamentare Alessia Morani non ci sta e ora è pronta a querelare chi l’ha pubblicamente offesa sui social facendola diventare bersaglio di volgari e becere frasi sessiste e oltraggiose. E, qualora dovesse vincere un risarcimento, saprebbe già a chi donarlo.

 

«Qualche giorno fa Giorgia Meloni è stata oggetto di insulti orribili e giustamente tutto il mondo della politica si è scagliato contro questa barbarie e le ha dato solidarietà – spiega la deputata Pd - Anche io l’ho fatto. Succede, però, che un esponente di Fratelli d’Italia di Pesaro, Fabiano Arcangeli, dalla sua pagina Facebook continua a scrivere post contro di me e l’altra sera ha a chiesto ai suoi follower di aiutarlo ad insultarmi poiché “ha finito gli aggettivi dispregiativi” nei miei confronti e chiede “una mano per coniarne di nuovi”». Il post ha avuto diversi commenti e gli insulti sono diventati sempre più “violenti”. «I suoi amici - prosegue la parlamentare - hanno preso alla lettera la sua richiesta d’aiuto e tra di loro abbiamo chi si augura che io abbia “la bocca tappata con qualcosa di lungo e duro” oppure che io vada “al ponte di Loreto a guadagnarmi il pane” poi c’è chi mi definisce “una povera scema” “vomitevole” altri che “servo come concime” “stronza” e “demente”. Questa - puntualizza - è una selezione di insulti a me rivolti che si trovano sulla sua pagina Facebook. Credo che Giorgia Meloni debba espellere questo signore dal suo partito e mi auguro che ne prendano le distanze anche gli altri esponenti di Fratelli d’Italia delle Marche a partire dal presidente Francesco Acquaroli, dall’assessore Baldelli e dal consigliere regionale Baiocchi che compare spesso in foto con Arcangeli. Non si possono più tollerare questi comportamenti. Ora basta davvero».

La pazienza ha un limite tanto che Morani aggiunge: «Presenterò una querela contro Arcangeli perché non si può tollerare tutto. Ovviamente in caso di risarcimento, vorrei devolverlo interamente al centro antiviolenza Parla con Noi del Comune di Pesaro. Sappiamo che la violenza sulle donne molto spesso inizia dagli insulti e dalle vessazioni. Posso accettare le critiche politiche, ma questi sono stati insulti gratuiti e sessisti che avevano come obiettivo scatenare altre reazioni e altre offese. Ci deve essere un limite».

Tanti i messaggi di sostegno tra cui quello di Laura Boldrini, tra le prime vittime degli hater: «Se la politica per prima non smette di usare il linguaggio misogino, l’odio verso le donne non avrà mai fine». Anche la Federazione provinciale Pd esprime solidarietà a Morani «vittima di attacchi offensivi, sessisti e brutali sui social. Una forma di violenza vergognosa che deve essere condannata perché oltre a ledere l’immagine di una donna nel suo ruolo di rappresentante delle istituzioni spinge all’odio sociale e politico. Il “leone da tastiera” responsabile di tanta vigliaccheria è un esponente pesarese di Fdi. È necessario segnalare anche la modalità irresponsabile e pericolosa con cui il “leone da tastiera” ha attivato “l’aggressione del branco” incitando i suoi follower alla persecuzione diffamatoria – sottolineano Rosetta Fulvi e Monica Scaramucci, segretaria e presidente Pd - Venga espulso un vigliacco pericoloso». 



Anche da Fdi arriva il sostegno attraverso il commissario regionale Marche, il parlamentare Emanuele Prisco: «Esprimo solidarietà alla collega deputata per le parole che le sono state rivolte. Netta condanna di ogni violenza verbale o incitamento ad attacchi diretti. La politica anche da parti contrapposte si deve confrontare sul terreno delle idee e mai travalicare il rispetto delle persone. Per la gravità di quanto accaduto prenderemo i dovuti provvedimenti nei confronti del nostro iscritto, rispetto a comportamenti incresciosi che Fratelli d’Italia vuole censurare e che sono quanto di più lontano dal nostro modo di interpretare la politica». In serata la solidarietà di Giorgia Meloni: «Io non uso mezze parole per condannare questi metodi, troppo spesso tollerati in altri contesti politici. Siamo già intervenuti da ore e senza ambiguità per prendere i dovuti provvedimenti». 

 

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Corriere Adriatico