Per donare medicinali in campo 400 volontari: nella raccolta saranno coinvolte 44 farmacie

La conferenza di presentazione dell'iniziativa
PESARO “Perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi”: questo il messaggio lanciato dalla 22esima Giornata di raccolta del Farmaco, che...

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PESARO “Perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi”: questo il messaggio lanciato dalla 22esima Giornata di raccolta del Farmaco, che coinvolgerà dall’8 al 14 febbraio 44 farmacie della provincia di Pesaro e Urbino.

 

«Da 22 anni, ogni secondo sabato di febbraio, i volontari di Banco Farmaceutico consentono ai cittadini di donare un farmaco a chi ha più bisogno - spiega Laura Ronconi, delegata territoriale - con l’intento di rispondere alla povertà sanitaria, stimolando alla solidarietà. Nel 2021 abbiamo donato 3500 farmaci dal valore di 28.000 euro; quest’anno i 400 volontari saranno presenti nelle 44 farmacie coinvolte il 12 febbraio, ma si potranno donare farmaci da banco dall’8 al 14 febbraio in tutte le farmacie aderenti destinatarie 28 realtà assistenziali». «Questa è la strada per la buona politica - commenta il consigliere comunale Michele Redaelli - la sinergia tra assessori e Aspes ha contribuito ad allargare la platea delle farmacie comunali aderenti toccando quota sei, e puntiamo ad aumentare ancora. Chi partecipa sa con esattezza a chi andrà il proprio dono, perché ogni farmacia è associata ad un ente benefico ben preciso». «Ci abbiamo creduto fin dall’inizio - afferma Stefano Golinelli, presidente di Federfarma - il numero delle farmacie aderenti lo dimostra». 



«Crediamo in questo progetto perchè non può esserci sviluppo se prima non si rispondono a tutti i bisogni - continua Antonella Storoni, vicepresidente della Compagnia delle Opere -troppe famiglie sono costrette ancora a scegliere se mangiare o curarsi. Invitiamo tutti a partecipare». «Concentrandoci sull’emergenza sanitaria, abbiamo finito col mettere da parte altre necessità - evidenzia Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà - tra cui l’accesso ai farmaci più comuni: ringrazio i tanti volontari che riescono a rispondere ad un’esigenza fondamentale». «Doniamo a chi non può permettersi neanche un’aspirina - prosegue Heidi Morotti, assessore alla Sostenibilità - Queste giornate sono virtuose: permettono alle persone di toccare con mano le difficoltà in cui versano i loro concittadini, e di intervenire in prima persona». «La pandemia ha messo in luce il ruolo fondamentale delle farmacie - sottolinea Luca Pieri, Presidente di Aspes - nostri farmacisti hanno dimostrato tenacia e coraggio. Se hanno aderito ben 44 farmacie in un momento così complicato a livello organizzativo significa che è un progetto in cui crediamo». «Non si tratta solo di numeri- conclude Laura Ronconi - questi anni ci hanno insegnato che compiere il bene è un’esigenza, e compierlo con la coscienza che abbia a che fare non solo ma con la totalità della nostra esistenza si chiama carità».

 

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Corriere Adriatico