Mascherine obbligatorie: le famiglie scrivono ad Acquaroli chiedendo più pause in classe. «Niente punizioni e fateli ossigenare»

Una delegazione del Comitato in Regione
PESARO  - Niente punizioni né rimproveri e più pause durante l’orario in cui i bambini possono togliere la mascherina e ossigenarsi. Queste sono solo...

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PESARO  - Niente punizioni né rimproveri e più pause durante l’orario in cui i bambini possono togliere la mascherina e ossigenarsi. Queste sono solo alcune delle nuove richieste del Comitato spontaneo “Salute e Diritti a Scuola” Marche all’indirizzo del presidente della Regione Francesco Acquaroli e non solo da indirizzare al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Marco Ugo Filisetti, affinché la invii a sua volta a tutte le scuole della regione per la loro applicazione.

 

La proposta di circolare, redatta con il contributo della pediatra Debora Cuini, contiene diverse richieste a cominciare da «Quella di mantenere, da parte del personale scolastico, docente e ausiliario, un atteggiamento a riguardo dell’applicazione in nessun caso volto a provocare emozioni di paura o colpevolizzazione negli studenti per garantire il rispetto delle norme anticontagio» il comitato ad esempio indica che bisognerebbe evitare, per esempio, di ricorrere in modo sommario ed immotivato a note disciplinari o di pronunciare frasi che instillino negli studenti il senso di colpa, facendo loro credere di veicolare la malattia ai propri cari, se non indossano correttamente la mascherina. «Chiediamo che sia consentito lo scambio di oggetti e materiali tra i bambini ad avvenuta igienizzazione; e che bambini e ragazzi abbiano la possibilità di uscire dall’aula per usufruire dei servizi igienici sempre quando necessario». Ancora ecco la richiesta di prevedere la possibilità di avere pause nell’utilizzo delle mascherine fatto salvo il rispetto delle distanze di sicurezza e consentire di utilizzare sempre anche mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte.
«Abbiamo inoltre espresso l’auspicio che, in virtù del ruolo educativo e formativo dell’istituzione scolastica, ogni istituto di ciascun ordine e grado preveda campagne informative e formative a tema di prevenzione primaria che promuovano non solo la divulgazione delle precauzioni necessarie ad evitare i contagi, ma anche la trattazione delle strategie utili a favorire la salutogenesi quali una corretta alimentazione, la pratica regolare di attività fisica idonea per età e caratteristiche individuali e l’importanza della neutralizzazione, ove possibile, di eventuali fattori di rischio specifici quali il sovrappeso, carenze nutrizionali, esposizione a inquinanti ambientali fisici e/o chimici, consumo di alcol, sostanze stupefacenti e tabagismo nonché di fattori incidenti negativamente sulla condizione psicoaffettiva del bambino e dell’adolescente».



La proposta di circolare è stata anche inviata al presidente del Consiglio Dino Latini, all’assessore all’istruzione e ai consiglieri regionali, Giorgio Cancellieri, Anna Menghi, Luca Serfilippi e per conoscenza al Garante per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche e fa seguito all’incontro tenutosi lo scorso 15 dicembre tra una delegazione del Comitato e l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, ed una folta rappresentanza della Giunta regionale.
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Corriere Adriatico