A cena senza Green pass e mascherine, ma niente multe: una tavolata di avvocati pesaresi riesce ad annullare i controlli

A cena senza Green pass, nessuna multa
PESARO - Battaglia sulla privacy e sui dati sensibili al ristorante, poi diventano di dominio pubblico le chat private. Come quella creata su Telegram che racconta la cena al...

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PESARO - Battaglia sulla privacy e sui dati sensibili al ristorante, poi diventano di dominio pubblico le chat private. Come quella creata su Telegram che racconta la cena al ristorante La Quercia il cui proprietario ha pubblicamente annunciato che non applica il controllo del Green Pass. Ne hanno approfittato festosi una ventina di avvocati certi di avere a disposizione sagacia e conoscenze capaci di zittire le forze di polizia. E così è stato. In tarda serata infatti nel locale sono arrivati alcuni poliziotti e alcuni agenti della Municipale, hanno chiesto ai commensali la carta verde o in alternativa le generalità per comminare la multa. Le forze dell’ordine però hanno scelto il posto e le persone sbagliate. 

 

 
I sapienti legali hanno infatti iniziato a interrogare agenti e poliziotti: «Avete la delega del Ministero della Salute per eseguire i controlli? Avete la certificazione del corso sulla privacy del dati? Ci spiegate che metodologia usate per cancellare i dati personali dopo il controllo?». Poi il colpo definitivo, ovvero la citazione dell’art 28 della Costituzione che rende i pubblici ufficiali personalmente responsabili degli atti che compiono nell’esercizio delle loro funzioni. Il finale lo raccontano gli stessi avvocati: «Sotto questo fuoco di sbarramento, vigili e poliziotti se ne sono andati. E anche noi ce ne siamo andati, sempre senza green pass, senza mascherina e senza multa».

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Corriere Adriatico