PESARO - Nel pomeriggio la guardia costiera di Pesaro, con la moto d’acqua della “Nemo salvataggio”, assistiti da terra da vigili del fuoco ed una...
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La dinamica dell’accaduto: per rincorrere il loro cane che si era diretto verso un sentiero molto impervio, i due ragazzi sono arrivati sino a riva senza poter far ritorno per la forte pendenza della parete rocciosa e per l’agitazione del loro cane rimasto leggermente ferito oltre che assai spaventato. Difficoltoso anche poter camminare lungo le pendici del Monte a causa del mare mosso.
I ragazzi, senza quindi una via d’uscita immediata con comunicazioni telefoniche saltuarie e disturbate per la mancanza di segnale stabile, hanno avvertito il 112 che ha passato la comunicazione alla Sala Operativa della guardia costiera di Pesaro. Questa disponeva immediatamente l’invio di una pattuglia di vigili del fuoco per provare un salvataggio da monte e l’uscita della moto d’acqua della Nemo Salvataggio aggiudicataria del servizio di salvamento nella spiaggia di Fiorenzuola di Focara per una loro individuazione via mare.
Quindi, per poter effettuare un migliore ponte comunicativo tra i mezzi di soccorso ed i malcapitati, la Guardia Costiera di Pesaro inviava la Mv Sar Cp 872 in modo da poter essere facilmente riconosciuta da costa e fornire l’esatta posizione in un tratto di falesia che non denota facili punti di riferimento per chi sta a terra.
Con un ponte telefonico e radio continuo si riuscivano ad individuare i ragazzi ed il cane che venivano assistiti dalla moto d’acqua della “Nemo Salvataggio” in grado di operare sui bassi fondali del San Bartolo e quindi subito dopo trasportati sulla Motovedetta intervenuta per condurre tutti al sicuro senza ulteriori conseguenze nel porto pesarese.
La Capitaneria di Porto di Pesaro coglie l’occasione per raccomandare ai frequentatori del Parco del San Bartolo di seguire esclusivamente i sentieri appositamente segnalati dall’Ente e dai Comuni interessati ed accessibili verso le uniche zone di spiaggia praticabili della località. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico