Pesaro, falso allarme cecchino Era un operaio con idropulitrice

L'operaio scambiato per un cecchino
PESARO - Voleva fare pulizia. E non nel senso più noir o cospirazionista del termine. Si trovava al quarto piano del palazzo che fa angolo tra via XI Febbraio e il...

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PESARO - Voleva fare pulizia. E non nel senso più noir o cospirazionista del termine. Si trovava al quarto piano del palazzo che fa angolo tra via XI Febbraio e il cavalcavia ferroviario Giorgio De Sabbata, aveva cappuccio e berretto di lana calato. Era armato, sì, ma di una potente idropulitrice. Qualcuno, dalla strada, guardando in alto, l’ha scambiato per un cecchino pronto a sparare. Così, alle 9.30, non ci ha pensato su due volte e ha chiamato il 113: «Ho visto un uomo armato al quarto piano del palazzo ex Cermatori ma io non torno indietro, io scappo...»


Due volanti sono piombate sul posto: una squadra è rimasta sulla strada per bloccare il traffico, cercando di non fare degenerare la situazione in caos, paura o scene di panico. Ma tutti sono rimasti per interminabili minuti con il naso all’insù.  L’altra squadra, come in un film americano, è entrata nel palazzo ed è salita fino al quarto piano. Poi, un agente ha bussato alla porta dell’appartamento in questione. L’operaio, armato di idropulitrice, ha aperto la porta trovandosi in una situazione simile a quella dei Blues Brothers al Richard J. Daley Center di Chicago. Faccia a faccia con la legge. Tutto si è concluso con una gran risata: l’operaio, per un attimo, ha pensato che l’irruzione fosse stata causata da un po’ di acqua fatta cadere dal terrazzo, in strada, durante le pulizie.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico