PESARO - I libri contabili e i computer? Semplice, in Africa. E’ quanto emerso durante l’udienza del processo per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale ai...
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Il collegio ha ammesso la Lisco come parte civile in relazione al danno non patrimoniale subito. Gli avvocati Paolo Biancofiore difensore di Gianluca Bruscoli, Umberto Maria Bianco difensore di Giuseppe Bruscoli e Andrea Casula difensore di Roberto avevano già ottenuto la prescrizione per il reato di truffa. L’obiettivo delle difese ora è quello di dimostrare come i materiali inviati non erano di scarto e chiarire le questioni del fallimento. Durante l’udienza fiume ha parlato un responsabile della Lisco. Tutto in arabo, dunque con qualche difficoltà di traduzione.
«E’ stato detto che il primo invio di materiale sarebbe stato conforme – spiega Biancofiore – il secondo corretto ma non assemblato, il terzo e il quarto non avrebbero rispettato i parametri. Ma ricordiamoci che erano gli anni della guerra in Libia e dei bombardamenti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico