Pesaro, dal Marocco al tribunale ma il divorzio finisce con l'arresto

Il tribunale di Pesaro
PESARO -  Prende un aereo, un permesso speciale per assistere all’udienza di divorzio in tribunale, ma viene arrestato. Quella che doveva essere la fine di una...

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PESARO -  Prende un aereo, un permesso speciale per assistere all’udienza di divorzio in tribunale, ma viene arrestato. Quella che doveva essere la fine di una travagliata vicenda, ha avuto titoli di coda inaspettati e rocamboleschi. Cosa che ha generato trambusto in aula di giustizia ieri mattina. Una trama di un film molto intricata. Un sessantenne di origini marocchine stava discutendo col suo avvocato Michele Mariella rispetto all’udienza che si sarebbe dovuta tenere al secondo piano, un processo civile per affrontare la separazione dalla moglie. Ma proprio mentre guardavano alcune carte nella sala principale del tribunale di Pesaro sono intervenuti gli agenti della squadra mobile della Questura accompagnati da due uomini della squadra Volante. L’atmosfera inizialmente tranquilla è diventata più tesa, tra lo stupore dei presenti e persino degli avvocati. I poliziotti hanno chiesto le generalità dell’uomo e gli hanno spiegato che con loro avevano un ordine di carcerazione. Dunque il suo viaggio in aereo che doveva segnare la fine di un matrimonio, è diventato un viaggio senza ritorno, almeno per qualche mese, finchè non sconterà la condanna. «Il mio assistito – spiega l’avvocato Mariella – aveva ottenuto un permesso speciale per poter essere presente all’ultima udienza relativa al divorzio. Ma una volta arrivato, gli è stato notificato l’ordine di carcerazione per due condanne passate in giudicato in questi anni. Ha detto di non essere più venuto in Italia da 10 anni e probabilmente in questo lasso di tempo la giustizia ha fatto il suo corso tanto che sono arrivate le sentenze definitive». 

I reati a lui attribuiti sono sempre legati al tema dei maltrattamenti e violenze in famiglia, persino di violenza sessuale. Dunque una storia molto turbolenta che ha avuto un epilogo giudiziario definitivo. Per il quale ora l’uomo sconterà diversi mesi di carcere. Il marocchino è stato quindi arrestato ancor prima che si celebrasse il procedimento civile e portato in carcere a Villa Fastiggi a Pesaro.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico